Il consenso informato e lo straniero
Una donna straniera si recava al Pronto Soccorso per una ferita alla gamba causata da una catena. Il medico, all’esito delle domande di prassi, l’aveva medicata e suturata previa anestesia locale, disponendo, come da referto, la “regolarizzazione della posizione antitetanica al distretto ASL” poiché, non riuscendo a farsi comprendere nella lingua italiana, e non riuscendo […]