Contratto di spedalità ed obbligo di protezione

La Corte di Cassazione (sentenza del 9 dicembre 2025 n. 31998) rileva di aver reiteratamente affermato, sin da epoca ormai risalente, che: “dal contratto stipulato tra il paziente e la struttura sanitaria che ne accetta il ricovero derivano naturalmente, a carico della seconda, ai sensi dell’art. 1374 cod. civ., oltre all’obbligazione principale di apprestare al […]
La responsabilità dell’avvocato necessita la valutazione prognostica positiva dell’esito dell’attività del prestatore d’opera

La Corte di Cassazione (sentenza del 9 dicembre 2025 2025 n. 32000) richiama la propria consolidata giurisprudenza, in tema di responsabilità del prestatore di opera intellettuale, affermando che la condanna per negligente svolgimento dell’attività professionale: “presuppone la prova del danno e del nesso causale tra la condotta del professionista ed il pregiudizio del cliente” (Cass. […]
La costituzione di un autonomo nucleo familiare non attenua di per sé il danno morale per la perdita del padre

Le ricorrenti censuravano la sentenza impugnata per violazione e falsa applicazione delle tabelle milanesi e di quelle romane per avere la corte territoriale illegittimamente omesso di fornire alcuna spiegazione delle ragioni per cui la costituzione di autonomi nuclei familiari, da parte delle odierne istanti, successivamente all’abbandono della casa genitoriale, rappresentasse un elemento indiziario di un […]
La corretta interpretazione del termine previsto dall’art. 8 della Legge Gelli

La struttura sanitaria formulava ricorso avanti la Corte di Cassazione lamentando che la Corte di Appello non dichiarando l’improcedibilità della domanda proposta con il rito sommario di cognizione ex art. 702-bis c.p.c., avrebbe erroneamente ritenuto che il termine di novanta giorni, previsto dall’art. l’art. 8, comma 3, della legge n. 24/2017, non incidesse sulla procedibilità, ma […]
La dimensione interiore del pregiudizio morale

Il ricorrente contestava la liquidazione del danno morale (relativo ad una micropermanente) da parte della Corte d’Appello, sostenendo che non erano stati allegati né provati elementi concreti e specifici da parte dell’attrice tali da giustificare una sofferenza interiore autonoma e meritevole di ristoro. La Corte avrebbe dunque violato il principio di diritto secondo cui il […]
L’indennizzo aggiuntivo per i danni post vaccinali

La Corte di Cassazione, con la sentenza del 11 dicembre 2025 n. 32290, ritorna sul tema dei danni conseguenti a vaccinazione obbligatoria, ed in particolare sull’ulteriore indennizzo aggiuntivo rispetto a quello già riconosciuto dalla legge n. 210 del 1992, nonché sull’assegno una tantum per il periodo compreso nel periodo tra il manifestarsi dell’evento dannoso e l’ottenimento […]
Punto contro forbice: la quantificazione del danno per perdita del rapporto parentale

La Corte di Cassazione (sentenza del 10 dicembre 2025 n. 32071) conferma la propria più recente consolidata giurisprudenza, affermando che: “al fine di garantire non solo un’adeguata valutazione delle circostanze del caso concreto, ma anche l’uniformità di giudizio a fronte di casi analoghi, il danno da perdita del rapporto parentale deve essere liquidato seguendo una […]
L’incapacità a testimoniare non è rilevabile d’ufficio

La Corte di Cassazione, accogliendo il motivo formulato, rileva nella sentenza del 1 dicembre 2025 n. 31375, che: “nell’impugnata sentenza la corte di merito ha ravvisato l’incapacità a testimoniare delle persone indicate dall’odierno ricorrente e originario attore senza dare invero atto della formulazione di una relativa eccezione formulata al riguardo ad opera della controparte, in […]
Il risarcimento del lucro cessante

La Corte di Cassazione, con la sentenza del 1 dicembre 2025 n. 31375, riepiloga i principi alla base del risarcimento del danno patrimoniale, sotto la vice del lucro cessante, rammentando che: “il danno patrimoniale deve essere determinato in relazione all’effettivo pregiudizio subito dal titolare del diritto leso, venendo dunque in rilievo il danno effettivo (v. Cass., […]
Il consolidato criterio della liquidazione del danno differenziale

La contestazione formulata nei confronti della sentenza impugnata consisteva nella mancata applicazione del corretto criterio per la liquidazione del risarcimento conseguente al cd. danno differenziale. Ed invero la corte territoriale aveva rigettato il motivo di gravame dell’attrice affermando che: “il ricorso al criterio del danno differenziale… è stato ipotizzato dal CTU per pervenire alla quantificazione […]