Il danno da premorienza: tabella di Roma

La Corte di Cassazione, con la sentenza del 4 febbraio 2025 n. 2641, conferma che: “qualora la vittima di un danno alla salute sia deceduta, prima della conclusione del giudizio, per causa non ricollegabile alla menomazione risentita in conseguenza dell’illecito, l’ammontare del risarcimento spettante agli eredi del defunto iure successionis va parametrato alla durata effettiva […]
La condotta dolosa del responsabile elide l’eventuale concorso colposo della vittima

La Corte di Cassazione (sentenza del 18 febbraio 2025 n. 4263) precisa che: “”l’art. 1227, primo comma, c.c. e l’art. 2054, primo comma, c.c. di riflesso, sono stati applicati in modo manifestamente erroneo. Il fatto doloso del conducente assorbe la rilevanza della condotta imprudente del pedone e lo fa perché, sul piano causale, il carattere doloso del […]
Il diverso onere probatorio del conducente e del pedone

La Corte di Cassazione (sentenza dd. 11 marzo 2025 n.6526) precisa che nessun onere probatorio ulteriore spetta al pedone, se non quello di provare il nesso di causa tra la circolazione e i lamentati danni. Ed invero afferma che: “la richiesta di una verifica della causalità, allora, con riferimento alla colpa da mancata riduzione della […]
Il danno alla capacità lavorativa di una casalinga ha natura patrimoniale

La Corte di Cassazione (sentenza dd. 21 marzo 2025 n.7604), confermando il suo costante orientamento, ribadisce che: “il soggetto che svolge attività lavorativa domestica, pur non percependo reddito monetizzato, svolge tuttavia un’attività suscettibile di valutazione economica, con la conseguenza che la riduzione della sua capacità lavorativa configura un danno patrimoniale risarcibile, autonomo rispetto al danno […]
L’incapacità a testimoniare del trasportato danneggiato

La Corte di Cassazione (sentenza del 19 marzo 2025 n. 7369) riconosce che costituisce pacifico: “principio di diritto, formatosi in epoca remota (risale, infatti, a Cass. 01/06/1974, n. 1580) e ribadito in maniera monolitica nella giurisprudenza successiva (anche inerente fattispecie ratione temporis soggette alle disposizioni del D.Lgs. n. 209 del 2005), secondo cui il terzo trasportato, […]
Il pagamento dell’indennizzo assicurativo costituisce un debito di valore

La Corte di Cassazione (sentenza del 18 marzo 2025 n. 7216) conferma il principio secondo cui: “in tema di assicurazione contro i danni, “il pagamento dell’indennizzo costituisce debito di valore” – o almeno, “si comporta” come tale (Cass. Sez. 3, sent. 8 novembre 2019, n. 28811, Rv. 655963-05) – “poiché assolve ad una funzione di […]
Il Ministero dei Trasporti condannato a risarcire due migranti

Questa sentenza della Corte di Cassazione, a differenza della precedente (https://studiolegalepalisi.com/2025/03/08/caso-diciotti-le-sezioni-unite-della-corte-di-cassazione-riconoscono-la-responsabilita-del-governo-e-lo-condannano-al-risarcimento-del-danno-non-patrimoniale-sofferenza-morale/) non ha suscitato alcun clamore. Nessun attacco del Governo contro la Corte. Nessuna indignazione dell’ANM. Nessuna accusa di reciproca prevaricazione. Forse perché la vicenda è diversa. L’imbarazzo pare evidente (sia il Governo che la stessa Magistratura non ci fanno assolutamente una bella figura). Meglio […]
Il valore delle dichiarazioni rese dal paziente e trascritte nella cartella clinica

Era emerso nell’accertamento dei fatti che il paziente beveva circa 1 litro e mezzo di vino al giorno, oltre ad alcuni superalcolici. Questo dato emergeva dalla cartella clinica, nella quale era stata raccolta la dichiarazione dello stesso paziente.La Corte di Appello aveva quindi ritenuto accertato il dato in questione. I ricorrenti ritengono invece che la […]
Il calcolo del danno differenziale

La Corte di Cassazione (sentenza del 13 marzo 2025 n. 6647) conferma il suo oramai costante orientamento in tema di danno biologico differenziale, ove l’evento sia riconducibile alla concomitanza di una condotta umana e di una causa naturale, ricordando che la relativa liquidazione: “va effettuata, in base ai criteri della causalità giuridica, ex art. 1223 c.c., […]
La legittimazione per la richiesta risarcitoria iure successionis

I ricorrenti lamentavano l’erronea valutazione, operata dalla Corte di Appello, con riferimento alla loro legittimazione attiva riguardo alla domanda di risarcimento avanzata iure hereditatis in relazione alla posizione del padre del lavoratore deceduto. Ed invero la corte territoriale rilevando che “fondatamente” il primo giudice aveva “escluso la sufficienza sul punto della produzione di … certificazione […]