La presunzione di responsabilità ex art. 2054 c.c.
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 8374 n. 28 marzo 2024, ha confermato il proprio precedente orientamento per il quale: “nel caso di scontro tra veicoli, ove il giudice abbia accertato la colpa di uno dei conducenti, non può, per ciò solo, ritenere superata la presunzione posta a carico anche dell’altro dall’art. 2054 c.c., […]
Pretendiamo rispetto per una sentenza
La vicenda è semplice: un grave danneggiato attende pazientemente (molto pazientemente) per quasi 9 anni la sentenza (di primo grado) del Tribunale di Cagliari per una responsabilità sanitaria in ordine alla gestione del parto. Dopo l’esito positivo della CTU, in ambito dell’ATP, stante il rifiuto dell’ATS di adempiere volontariamente, è costretto a promuovere il giudizio […]
Concorrenza tra fatto illecito e fatto naturale
Avanti la Corte di Cassazione, la compagnia assicurativa della struttura sanitaria si lamentava che la Corte di Appello, nella liquidazione del danno, non avrebbe tenuto conto dello stato pregresso della danneggiata, ovvero denunciava l’omessa valutazione, sul piano della causalità giuridica della malattia congenita della minore e la sua incidenza sulle conseguenze dannose risarcibili dopo la […]
L’obbligo di una motivazione coerente alla base di una sentenza
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 8699 del 2 aprile 2024, specifica che la motivazione di ogni sentenza deve articolarsi in una sequenza di passaggi logici che possono così schematicamente scomporsi: a) ricognizione dei fatti rilevanti in ordine alla questione in diritto controversa, che vengono in tal modo a definire il thema probandum […]
L’efficacia paranormativa della tabella di Milano
Secondo un risalente orientamento giurisprudenziale era onere, di chi invocava l’utilizzazione delle tabelle milanesi, produrle in giudizio o quantomeno allegarne il contenuto quale presupposto per la loro applicabilità (cfr. cass. Civ. 13 novembre 2014 n. 24205; Cass. Civ. 17 febbraio 2016 n. 3015; Cass. Civ. 16 giugno 2016 n. 12397; Cass. Civ. 21 novembre 2017 […]
La natura percipiente della CTU disposta per la ricostruzione dinamica del sinistro
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 8374 n. 28 marzo 2024, riconosce il carattere percipiente della della CTU espletata in ordine alla ricostruzione della dinamica di un sinistro stradale. Né in relazione ad essa, può ipotizzarsi – nemmeno astrattamente – la violazione dell’art. 115 c.p.c. per avere il giudice “assunto prove disposte di sua […]
Il pregiudizio economico passato e quello futuro: non possono essere regolate dallo stesso criterio risarcitorio
Con sentenza n. 8371 del 28 marzo 2024 la Corte di Cassazione conferma che il pregiudizio patrimoniale, consistente nella necessità di dovere retribuire una persona che garantisca l’assistenza personale ad un soggetto invalido, è un danno permanente, che si produce “de die in diem” (https://studiolegalepalisi.com/2024/02/02/il-danno-patrimoniale-nella-prospettiva-futura/) Il Giudice, intervenendo a liquidare tale danno in un momento […]
Aspetti relativi alla quantificazione del lucro cessante (progressione del reddito; scarto tra vita fisica e lavorativa; utilizzazione dei criteri di capitalizzazione)
La sentenza n. 8349 del 27 marzo 2024 della Corte di Cassazione esamina la la decisione della Corte territoriale di procedere ad una riduzione dell’importo risarcitorio in favore del ricorrente, in considerazione del (preteso) principio secondo cui “l’effettiva percezione del reddito (può) ragionevolmente ridursi con l’avanzare dell’età del sinistrato” e di tenere in considerazione lo […]
La morte di un figlio …
“Nessun dolore legato a un lutto si può spegnere, tantomeno quello legato alla morte di un figlio. Io non voglio che si spenga mai. Il dolore è la dimensione umana del ricordo di un caro defunto, è ciò che ci manifesta un legame che non si rompe nonostante la morte. Si può declinare come nostalgia, […]
Prima l’incidente, poi l’epatite
A seguito delle lesioni subite in un incidente stradale, che avevano imposto un intervento chirurgico e plurime emotrasfusioni, il ricorrente contraeva l’epatite da virus HCV. Reclamava che anche di questa dovesse rispondere il responsabile dell’incidente stradale, perché in assenza del sinistro non vi sarebbe stato nessun intervento chirurgico e dunque nessuna trasfusione di sangue. La […]