La partita di calcetto e la mancante polizza assicurativa
A seguito dell’infortunio subito, il partecipante ad un torneo di calcetto, richiedeva all’organizzatore l’attivazione della la polizza assicurativa, della cui esistenza era stato informato al momento dell’iscrizione. Veniva così a scoprire che in realtà non esisteva alcun tipo di contratto assicurativo. Conveniva pertanto -per responsabilità contrattuale- la società organizzatrice del torneo. La Corte di Appello […]
La revoca dell’architetto o dell’avvocato ed il differente diritto del professionista in tema di mancato guadagno
La Corte di Cassazione, con la sentenza del 29 ottobre 2024 n. 27938, è chiamata a pronunciarsi sulla fondatezza della richiesta risarcitoria formulata da un architetto nei confronti di un proprio cliente per gli asseriti danni da perdita di chances ed all’immagine conseguenti al recesso subito. La Corte preliminarmente rileva che ai sensi dell’art. 2237 […]
Corretta la personalizzazione del danno non patrimoniale per valorizzare la sofferenza morale patita dalla vittima
A seguito dell’avvenuta violenza sessuale, subita da una lavoratrice addetta su una nave crociera, da parte di due altri membri dell’equipaggio, la Corte di Appello di Genova procedeva a liquidare il cd. danno morale soggettivo rilevando che: “gli elementi sintomatici dell’entità della sofferenza interiore patita (cd. danno morale soggettivo) vanno senz’altro individuati nella giovane età della donna […]
Assenza del microchip: è un cane randagio?
La Corte di Cassazione, con la sentenza del 21 ottobre 2024 n.27246, torna a precisare i termini della responsabilità derivante dai danni cagionati da animali randagi. In particolare nella sentenza si indugia sulla qualificazione dell’animale come randagio o meno, a fronte della mancanza del previsto microchip. Se il Giudice di Pace aveva valorizzato tale circostanza […]
La garanzia motivazionale derivante dall’applicazione della tabella di Milano
Per la Corte di Cassazione (sentenza del 24 ottobre 2024 n. 27579), al fine di garantire l’idoneità della motivazione della liquidazione del danno morale (e preservarla dai rilievi del controllo di legittimità), è sufficiente l’applicazione della tabella di Milano. La ricorrente (compagnia di assicurazione) sosteneva invece che, in ragione dell’autonomia riconosciuta dalla giurisprudenza di legittimità […]
Responsabilità medica: l’accertamento del nesso di causa e i relativi oneri probatori
La Corte di Cassazione, con la sentenza del 21 ottobre 2024 n. 27142, riepiloga i criteri probatori esistenti in tema di responsabilità professionale. In particolare richiama le proprie precedenti pronunce (Cass. civ., 11 novembre 2019 n. 28991 e Cass. civ., 11 novembre 2019 n. 28992), con cui ha affrontato in maniera organica il tema dell’accertamento e degli […]
La presunzione di responsabilità ex art. 2054 c.c. grava su entrambi i conducenti coinvolti nel sinistro
Il ricorrente lamenta la violazione e la falsa applicazione dell’art. 2054 comma, ritenendo che il Tribunale abbia dichiarato l’esclusiva responsabilità di uno dei due protagonisti del sinistro, omettendo però di valutare la condotta di guida dell’altro. La Corte di Cassazione, con la sentenza del 17 ottobre 2024 n. 26983, accoglie l’appello, rilevando che l’art. 2054 c.c.: […]
La lesione del vincolo parentale in caso di morte
La Corte di Cassazione, con la sentenza del 21 ottobre 2024 n. 27142, rileva la la violazione dei criteri indicati dalla giurisprudenza ai fini della valutazione del danno parentale da parte della Corte di Appello di Torino. Il rigetto della domanda di riconoscimento del danno morale jure proprio si fondava infatti sull’assunto che i figli […]
Responsabilità medica: concorso tra una causa naturale ed una causa umana imputabile
La vicenda riguarda il risarcimento del danno cagionato dalla morte del congiunto, per omessa tempestiva diagnosi di carcinoma uroeliale, in particolare a causa della mancata esecuzione di una TC con mezzo di contrasto, che avrebbe consentito un risolutivo trattamento chirurgico nella fase ancora non metastatizzata, nonché per difetto di informazioni da parte dei sanitari circa […]
Quando il danno biologico fa presumere la menomazione della capacità lavorativa
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 27353 del 22 ottobre 2024, censura la decisione di merito per la quale un’accertata invalidità permanente del 25% non sarebbe stata sufficiente a far presumere la riduzione della capacità lavorativa, sostanzialmente obliterando il forte rilievo indiziario della lesione sul versante del danno reddituale. Ed invero, sulla scorta […]