La congiunta liquidazione del danno biologico e del danno morale

La Corte di Cassazione (con la sentenza del 16 settembre 2025 n. 25272) ribadische che: “il danno morale e quello biologico costituiscono voci autonome, che possono comportare un incremento del pregiudizio costituto dalla perdita del rapporto parentale. In tema di danno non patrimoniale da lesione della salute, non costituisce duplicazione risarcitoria la congiunta attribuzione del […]
Il danno non patrimoniale è presunto non ipso iure

La Corte di Cassazione (sentenza del 17 settembre 2025 n.25481) precisa, a risposta del formulato ricorso, che la Corte d’Appello non ha affatto ritenuto i danni non patrimoniali sussistenti in re ipsa, ma li ha riconosciuti sulla base di ragionamento presuntivo adeguatamente motivato e in sé rimasto esente da specifiche censure, fondato: “da un lato, […]
La forza della consulenza di parte

La Corte di Cassazione (sentenza 16 settembre 2025 n. 25272) ribadisce che: “il giudice del merito può porre a fondamento della propria decisione una perizia stragiudiziale, anche se contestata dalla controparte, purché fornisca adeguata motivazione di tale sua valutazione, attesa l’esistenza, nel vigente ordinamento, del principio del libero convincimento del giudice” (Cass. 25593/ 2023; Cass. […]
Il danno esistenziale

La Corte d’Appello non si era pronunciata sulla componente dinamico-relazionale compromessa -secondo le prospettazioni attoree- in misura superiore a quella standard già contenuta nel valore del danno non patrimoniale. La Corte di Cassazione (con la sentenza del 17 settembre 2025 n.25474 – dott. Marilena Gorgoni) censura simile condotta precisando che il danno esistenziale, rectius la […]
Il danno da premorienza: criteri di liquidazione

La Corte di Cassazione (con la sentenza del 17 settembre 2025 n.25474 – dott. Marilena Gorgoni) torna a criticare la tabella predisposta dall’Osservatorio Civile di Milano nel caso in cui la vittima muore, per cause diverse dalle lesioni subite, nel corso del giudizio, osservando che: “la (seconda) premessa dalla quale muove la tabella milanese applicata […]
Il contrasto tra due CTU

La Corte di Cassazione (sentenza del 17 settembre 2025 n.25478) afferma, come già precedentemente operato, che: “se nel corso del giudizio vengono nominati, in tempi successivi, due o più consulenti tecnici d’ufficio le cui conclusioni siano difformi ed inconciliabili fra loro, il giudice può seguire il parere dell’uno o dell’altro o anche discostarsi da tutti, […]
L’omessa distrazione delle spese processuali

La Corte di Cassazione (sentenza del 18 settembre 2025 n. 25589) osserva che: “in caso di omessa pronuncia sull’istanza di distrazione delle spese proposta dal difensore, il rimedio esperibile, in assenza di un’espressa indicazione legislativa, è costituito dal procedimento di correzione degli errori materiali di cui agli artt. 287 e 288 cod. proc. civ., e non dagli ordinari […]
Gli interessi compensativi: componente del danno aquiliano

La Corte di Cassazione (sentenza del 5 agosto 2025 n. 22585) precisa che: “alle obbligazioni di valore non s’applica l’art. 1224 c.c. Gli interessi compensativi, al contrario di quelli moratori, non sono frutti civili, e cioè una obbligazione accessoria al credito in conto capitale. Sono, invece, una componente del danno aquiliano, consistente nella perduta possibilità […]
Post hoc propter hoc

Nell’evocare la Corte di Cassazione, il ricorrente reitera la tesi secondo cui la mera successione temporale del peggioramento delle sue condizioni di salute agli interventi subiti vale di per sé a dimostrare il ruolo causale di questi ultimi , sovrapponendo così impropriamente la nozione di “antecedente” con quella di “causa“, con ciò quasi adombrando l’applicazione […]
Furto tramite utilizzo di un’impalcatura

La Corte di Cassazione (sentenza del 12 settembre 2025 n. n.25122) rammenta che costituisce consolidata affermazione quella secondo cui, in caso di “danno derivante dal furto consumato da persona introdottasi in un appartamento servendosi delle impalcature installate per lavori di riattazione dello stabile condominiale è configurabile ai sensi dell’art. 2043 cod. civ. la responsabilità dell’imprenditore che […]