La ridotta aspettativa di vita ed il c.d. “danno latente”

La Corte di Cassazione, con la sentenza del 19 novembre 2024 n. 29815, dà continuità al proprio precedente orientamento, procedendo ad una sistematica ed articolata ricostruzione della questione. La Corte ricorda infatti che: “in anni alquanto risalenti si era determinata una sorta di contrasto tra la sentenza 9 maggio 2000, n. 5881, e la sentenza […]
L’impropria definizione di “mala gestio impropria”

La Corte d’Appello di Napoli, nel rigettare la domanda di condanna dell’assicuratore al pagamento di una somma eccedente il massimale, rilevava che l’assicuratore della r.c.a. può essere condannato al pagamento d’una somma eccedente il massimale solo nel caso: a) di mala gestio e di ingiustificato ritardo nell’adempimento della propria obbligazione; b) di specifica formulazione di […]
La colpevole condotta (lentezza) dell’assicurazione nella gestione del sinistro

Il danneggiato ricorreva in cassazione, lamentando la mancata condanna della compagnia (in ambito rca) in ordine al ritardo (durato ben 18 anni) nel pagamento del risarcimento. L’impresa si si difendeva ritenendo il ritardo non ingiustificato ma basato su una valida tesi giuridica, rilevatasi poi erronea solo al termine del giudizio. La Corte di Cassazione, con […]
La responsabilità avvocato: la valutazione prognostica

In tema di responsabilità professionale dell’avvocato la giurisprudenza della Corte di Cassazione ha in più occasioni ribadito, con un orientamento ormai consolidato, che la valutazione sull’esistenza di una colpa professionale deve essere compiuta, con un giudizio ex ante, sulla base di una valutazione prognostica della possibile utilità dell’iniziativa intrapresa o omessa, non potendo comunque l’avvocato […]
Condanna superiore alla richiesta

La Corte di Cassazione, con la sentenza del 13 novembre 2024 n. 29287, ribadisce il proprio consolidato insegnamento, secondo il quale: “quando l’attore, con l’atto introduttivo del giudizio, rivendichi, per lo stesso titolo, l’attribuzione di una somma determinata ovvero dell’importo, non quantificato, eventualmente maggiore, che sarà accertato all’esito del giudizio, non incorre nel vizio di […]
Individuazione della norma applicabile e non qualificazione giuridica della fattispecie

La questione, affrontata organicamente nella sentenza del 12 novembre 2024 n. 29232, è la seguente: viene violato il principio della corrispondenza tra chiesto e pronunciato nell’ipotesi in cui alla domanda, formulata ai sensi dell’art. 2043 cod. civ. o ai sensi di una tra le disposizioni di cui agli artt. 2047 ss. cod. civ. oppure ai sensi di una […]
Le specifiche circostanze alla base della necessaria personalizzazione

La Corte di Cassazione, con la sentenza del 13 novembre n. 29256, conferma la legittimità della personalizzazione, applicata dalla Corte di Appello, in una vicenda di responsabilità sanitaria. Anche in questo caso (https://studiolegalepalisi.com/2024/11/17/personalizzazione-peculiarita-e-non-eccezionalita/), i Giudici tralasciano di ricorrere alla nozione dell’eccezionale, ponendo la decisione nell’ambito della più corretta categoria del peculiare. La vicenda: l’atteggiamento attendista […]
Danni passati e danni futuri: criteri di liquidazioni differenti

Nel precedente giudizio di merito, la Corte di Appello, pur in assenza di prova delle spese sostenute dalla danneggiata per la propria assistenza domiciliare, essendo stata assistita esclusivamente, a titolo gratuito, dalla madre, riconosceva ugualmente il risarcimento, secondo la modalità della liquidazione dei danni futuri (segnatamente, tenendo conto dell’importo presumibilmente necessario per retribuire gli assistenti […]
Personalizzazione: peculiarità e non eccezionalità

La Corte di Cassazione, con la sentenza del 12 novembre 2024 n. n.29241, chiarisce (ancora una volta) la portata onnicomprensiva del valore a punto della Tabella di Milano specificando quando sia sia necessario procedere alla consentita personalizzazione. Contrariamente a quanto altre volte affermato, la Corte colloca tale eventualità non nella dimensione della straordinarietà ma in […]
La prescrizione del diritto al risarcimento: individuazione del termine iniziale

Il Giudice di merito risarciva il danno, derivante da cecità indotta alla nascita da un’errata prestazione medica, escludendo che il diritto si fosse prescritto , ritenendo che il termine fosse iniziato a decorrere solo quando il danneggiato era venuto a conoscenza che il danno non era congenito, ma procurato dalla condotta dei sanitari La questione […]