La responsabilità del promotore finanziario e la condotta anomala dell’investitore (i contanti)
La Corte di Cassazione, con la sentenza del 20 novembre 2024 n. 29890, torna a precisare i confini tra le condotte dei due soggetti (promotore ed investitore) al fine dell’individuazione dei profili di responsabilità ai fini risarcitori. A tale proposito ribadisce che: “non può sussistere alcun automatismo che consenta di escludere la responsabilità del promotore […]
Il danno (patrimoniale) per l’assistenza prestata dai genitori a favore della figlia
La Corte di Cassazione, con la sentenza del 19 novembre 2024 n. 29815, precisa il contenuto del danno patrimoniale per l’assistenza prestata al congiunto differenziandolo da quello non patrimoniale della lesione del vinciolo parentale Ed invero l’impugnata sentenza della Corte di Appello di Venezia, nell’esaminare il danno patito dai genitori e dai nonni in considerazione […]
L’obbligo di una motivazione concreta al fine dell’esclusione della responsabilità oggettiva del custode (ex art. 2051 c.c.)
La Corte di Cassazione, con la sentenza del 20 novembre 2024 n. 29896, ritorna riflettere sulla responsabilità speciale di cui all’art. 2051 c.c., precisando i contenuti della medesima. La causa traeva origina da un sinistro stradale, verificatosi in ora notturna, nel quale una vettura era finita in una profonda buca esistente sul manto stradale, non […]
Il valore presuntivo delle dichiarazioni fiscali per l’accertamento e la quantificazione del danno patrimoniale
Con la sentenza del 20 novembre 2024 n. 29837, la Corte Cassazione riconferma la centralità del dato fiscale nell’accertamento e nella quantificazione del danno patrimoniale conseguente ad una lesione. Il caso riguardava una conduttrice televisiva che, in conseguenza di un errato trattamento chirurgico e dei successivi conseguenti trattamenti medici, era rimasta lontana dalla propria attività […]
La ridotta aspettativa di vita ed il c.d. “danno latente”
La Corte di Cassazione, con la sentenza del 19 novembre 2024 n. 29815, dà continuità al proprio precedente orientamento, procedendo ad una sistematica ed articolata ricostruzione della questione. La Corte ricorda infatti che: “in anni alquanto risalenti si era determinata una sorta di contrasto tra la sentenza 9 maggio 2000, n. 5881, e la sentenza […]
L’impropria definizione di “mala gestio impropria”
La Corte d’Appello di Napoli, nel rigettare la domanda di condanna dell’assicuratore al pagamento di una somma eccedente il massimale, rilevava che l’assicuratore della r.c.a. può essere condannato al pagamento d’una somma eccedente il massimale solo nel caso: a) di mala gestio e di ingiustificato ritardo nell’adempimento della propria obbligazione; b) di specifica formulazione di […]
La colpevole condotta (lentezza) dell’assicurazione nella gestione del sinistro
Il danneggiato ricorreva in cassazione, lamentando la mancata condanna della compagnia (in ambito rca) in ordine al ritardo (durato ben 18 anni) nel pagamento del risarcimento. L’impresa si si difendeva ritenendo il ritardo non ingiustificato ma basato su una valida tesi giuridica, rilevatasi poi erronea solo al termine del giudizio. La Corte di Cassazione, con […]
La responsabilità avvocato: la valutazione prognostica
In tema di responsabilità professionale dell’avvocato la giurisprudenza della Corte di Cassazione ha in più occasioni ribadito, con un orientamento ormai consolidato, che la valutazione sull’esistenza di una colpa professionale deve essere compiuta, con un giudizio ex ante, sulla base di una valutazione prognostica della possibile utilità dell’iniziativa intrapresa o omessa, non potendo comunque l’avvocato […]
Condanna superiore alla richiesta
La Corte di Cassazione, con la sentenza del 13 novembre 2024 n. 29287, ribadisce il proprio consolidato insegnamento, secondo il quale: “quando l’attore, con l’atto introduttivo del giudizio, rivendichi, per lo stesso titolo, l’attribuzione di una somma determinata ovvero dell’importo, non quantificato, eventualmente maggiore, che sarà accertato all’esito del giudizio, non incorre nel vizio di […]
Individuazione della norma applicabile e non qualificazione giuridica della fattispecie
La questione, affrontata organicamente nella sentenza del 12 novembre 2024 n. 29232, è la seguente: viene violato il principio della corrispondenza tra chiesto e pronunciato nell’ipotesi in cui alla domanda, formulata ai sensi dell’art. 2043 cod. civ. o ai sensi di una tra le disposizioni di cui agli artt. 2047 ss. cod. civ. oppure ai sensi di una […]