La procedura prevista dall’art. 141 C.d.A. si applica anche nel caso di sinistro con un veicolo straniero

La Corte di Cassazione (sentenza del 11 settembre n. 25033) ricapitola i principi sottesi all’istituto previsto dall’art. 141 C.d.A. (in ordine specifico al concetto di caso fortuito ed alla natuta alternativa della procedura) ribadendo la sua applicazione anche nel caso in cui nel sinistro è coinvolto un veicolo immatricolato all’estero, in quanto la garanzia verso […]
Circostanze che impongono la personalizzazione del risarcimento del danno conseguente alla morte

La Corte di Cassazione (con la sentenza del 27 luglio 2025 n. 21573) torna a trattare il risarcimento del danno non patrimoniale, conseguente al decesso di un congiunto (nel caso di specie figlio minore) rilevando che: “ai fini della risarcibilità del danno da perdita del rapporto parentale è necessaria la dimostrazione, anche presuntiva, della gravità […]
La presunzione della convivenza

I ricorrenti sostenevano che la maggiorazione per la perdita del rapporto parentale, dovuta alla convivenza, fosse stata erogata senza apparente motivazione ma solo sulla sussistenza, non provata, di tale presupposto. I giudici di merito avrebbero apoditticamente ritenuto la convivenza con la vittima, liquidando la perdita parentale comprensiva maggiorata di 20 punti, quando invece la convivenza […]
Le regole del risarcimento del lucro cessante

La Corte di Cassazione, con la sentenza del 17 settembre 2025 n.25467 (dott. Emilio Iannello), ricapitola gli elementi essenziali alla base del risarcimento del lucro cessante. Afferma infatti: “il grado di invalidità permanente determinato da una lesione dell’integrità psico-fisica non si riflette automaticamente, né tanto meno nella stessa misura, sulla riduzione percentuale della capacità lavorativa […]
La congiunta liquidazione del danno biologico e del danno morale

La Corte di Cassazione (con la sentenza del 16 settembre 2025 n. 25272) ribadische che: “il danno morale e quello biologico costituiscono voci autonome, che possono comportare un incremento del pregiudizio costituto dalla perdita del rapporto parentale. In tema di danno non patrimoniale da lesione della salute, non costituisce duplicazione risarcitoria la congiunta attribuzione del […]
Il danno non patrimoniale è presunto non ipso iure

La Corte di Cassazione (sentenza del 17 settembre 2025 n.25481) precisa, a risposta del formulato ricorso, che la Corte d’Appello non ha affatto ritenuto i danni non patrimoniali sussistenti in re ipsa, ma li ha riconosciuti sulla base di ragionamento presuntivo adeguatamente motivato e in sé rimasto esente da specifiche censure, fondato: “da un lato, […]
La forza della consulenza di parte

La Corte di Cassazione (sentenza 16 settembre 2025 n. 25272) ribadisce che: “il giudice del merito può porre a fondamento della propria decisione una perizia stragiudiziale, anche se contestata dalla controparte, purché fornisca adeguata motivazione di tale sua valutazione, attesa l’esistenza, nel vigente ordinamento, del principio del libero convincimento del giudice” (Cass. 25593/ 2023; Cass. […]
Il danno esistenziale

La Corte d’Appello non si era pronunciata sulla componente dinamico-relazionale compromessa -secondo le prospettazioni attoree- in misura superiore a quella standard già contenuta nel valore del danno non patrimoniale. La Corte di Cassazione (con la sentenza del 17 settembre 2025 n.25474 – dott. Marilena Gorgoni) censura simile condotta precisando che il danno esistenziale, rectius la […]
Il danno da premorienza: criteri di liquidazione

La Corte di Cassazione (con la sentenza del 17 settembre 2025 n.25474 – dott. Marilena Gorgoni) torna a criticare la tabella predisposta dall’Osservatorio Civile di Milano nel caso in cui la vittima muore, per cause diverse dalle lesioni subite, nel corso del giudizio, osservando che: “la (seconda) premessa dalla quale muove la tabella milanese applicata […]
Il contrasto tra due CTU

La Corte di Cassazione (sentenza del 17 settembre 2025 n.25478) afferma, come già precedentemente operato, che: “se nel corso del giudizio vengono nominati, in tempi successivi, due o più consulenti tecnici d’ufficio le cui conclusioni siano difformi ed inconciliabili fra loro, il giudice può seguire il parere dell’uno o dell’altro o anche discostarsi da tutti, […]