Individuazione della norma applicabile e non qualificazione giuridica della fattispecie
La questione, affrontata organicamente nella sentenza del 12 novembre 2024 n. 29232, è la seguente: viene violato il principio della
Nelle presentazioni di uno studio legale frequentemente si indugia su una particolare specializzazione, su una specifica competenza, su un peculiare ambito di conoscenza del diritto.
Tuttavia questi sono solo aspetti strumentali (e quindi trascurabili) alla finalità con cui esercitiamo la nostra attività professionale: l’affermazione del valore della persona, soprattutto nel momento della sua fragilità (vittima di un reato, di un fatto illecito, di una discriminazione, di un’ingiustizia), allorquando risulta più evidente il bisogno di una tutela equa ed efficace.
Il nostro impegno di avvocati è quello dunque di applicare, con consapevolezza e coerenza, ogni strumento giuridico in grado di affermare la responsabilità dei soggetti ed il conseguente loro obbligo risarcitorio, così da restaurare il valore integrale della persona fragile.
La persona non possiede un insieme indistinto di diritti piuttosto essa stessa è il diritto, o meglio la sua identità è l’imprescindibile crogiulo dove attraverso cui validare l’essenza della norma.
Ci poniamo nel solco di quel fecondo insegnamento filosofico e culturale, che ha segnato profondamente il Novecento, per il quale è indispensabile collocare la dimensione giuridica all’interno dell’esperienza umana, come il più autentico risultato del vivere sociale dell’uomo.
Di conseguenza sentiamo forte la responsabilità nell’indagare ogni aspetto dell’ordinario, ponendo costantemente l’accento sull’irriducibilità dell’individuo ad una mera e definita categoria.
Nello stesso tempo riteniamo che l’opera del risarcimento, in tutte le sue valide eccezioni (satisfatorio, compensativo, sanzionatorio e quale pure allocazione del rischio e del danno) non sia una mera operazione contabile quanto un affascinante e complesso opera di affermazione dell’equità.
Fondamentali sono così tutti gli strumenti giuridici in grado di ristabilire la dignità della persona nel tempo dell’ingiustizia e dell’iniquità.
ultimi 5 anni
di Massimo Palisi
in collaborazione con Raniero Bordon,
Milano, Giuffré, 2002
L'accertamento endoprocessuale della lesione
esistenziale da parte del c.t.u.:
elementi utili per la rilevazione e rappresentazione del danno
Milano, Giuffré, 2005
L'assistenza socio sanitaria degli anziani
Utet, 2005
Il danno morale soggettivo:
il vaso di coccio del nuovo danno patrimoniale
Milano, Giuffré, 2005, 3, pag.736 e ss.,
Riv. it. medicina legale, 2055, 6, 1212 (s.m)
La responsabilità nell'assicurazione
di responsabilità civile
Utet, 2006
I danni risarcibili da pubblicazione
di articolo diffamatorio
2006
Garanzia legale di conformità e garanzia commerciale per i beni di consumo
Sole 24 Ore, 2006
Aspetti assicurativi, in infortunistica nella circolazione stradale, nel lavoro e nello sport
Cedam, 2008
Commento degli art. li 1904-1927;
122-155; 283-304 c.c
Giuffré, 2010
L'obbligo risarcitorio in capo al Fondo
di Garanzia nell'ipotesi di sinistri verificatisi
in acque nazionali (la tragedia di Lampedusa)
Giuffré, 2017, 3, pag. 1002-1009
La questione, affrontata organicamente nella sentenza del 12 novembre 2024 n. 29232, è la seguente: viene violato il principio della
La Corte di Cassazione, con la sentenza del 13 novembre n. 29256, conferma la legittimità della personalizzazione, applicata dalla Corte
Nel precedente giudizio di merito, la Corte di Appello, pur in assenza di prova delle spese sostenute dalla danneggiata per
La Corte di Cassazione, con la sentenza del 12 novembre 2024 n. n.29241, chiarisce (ancora una volta) la portata onnicomprensiva
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Nato a Catanzaro in data 24 aprile 1969, consegue la maturità classica (voto 60/60) e la laurea in giurisprudenza presso l’Università di Padova (voto 105/110). Viene eletto per il biennio 1992/94 Segretario Nazionale della Fuci (Federazione Universitaria Cattolici Italiani).
Avvocato dal 1999, Cassazionista dal 2016, svolge la propria attività a livello nazionale, operando nell’ambito del diritto sostanziale e processuale civile, con particolare elezione per le tematiche relative alla responsabilità civile (sia in ambito contrattuale che extracontrattuale), alla tutela della persona e dei consumatori in generale (e sotto il profilo risarcitorio in particolare), al diritto del lavoro, al diritto delle assicurazione. Svolge inoltre assistenza a favore delle vittime nell’ambito delle procedure penali.
Ha deciso di non essere fiduciario di alcuna compagnia di assicurazione e/o banche, per non intaccare la propria opera di tutela nei confronti dei danneggiati e dei consumatori.
Ha collaborato, nel primo decennio del 2000, con Cittadinanzattiva Onlus, risultando membro: a) del gruppo studio “Assicurazioni ” del CNCU, istituito presso il Ministero delle Attività Produttive; b) del collegio del Nord Italia dei conciliatori istituito presso il gruppo Banca Intesa, c) del gruppo di studio istituito presso l’ANIA per l’emanazione del nuovo Codice delle Assicurazioni. Ha svolto corsi seminariali in tema assicurativo a livello nazionale, promossi e patrocinati dal Ministero delle Attività Produttive.
È stato relatore in diversi convegni giuridici di carattere nazionale.
Nata a Cosenza in data 29 settembre 1981, consegue il diploma di maturità al liceo scientifico (voto 100/100) e si laurea nel 2006, presso l’Università di Cosenza (UNICAL), in giurisprudenza (voto 108/110) discutendo una tesi nell’ambito del diritto del lavoro (“Il nuovo sistema di tutela contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali: Decreto Legislativo n. 38/2000′) e del diritto assicurativo (“Il sistema assicurativo sociale in ambito europeo”).
È avvocato dal 2009; fa parte dello studio dal 2013. Si occupa prevalentemente di diritto civile, sostanziale e processuale, diritto del lavoro, diritto di famiglia, procedure stragiudiziali e di mediazione. Nell’ambito della materia di elezione dello studio legale, si interessa in particolare degli istituti di responsabilità civile speciale, di quello di natura professionale, oltre alla tutela degli animali e dell’ambiente, a vantaggio del quale svolge anche attività di volontariato sociale.
È attiva nell’ambito del diritto di famiglia e della tutela dei minori, nonché della tutela dei diritti della persona in generale, dei consumatori e della proprietà intellettuale.