Dostoevskij afferma che “il popolo semplice è diffidente e ostile più verso l’amministrazione sanitaria che verso i medici. Dopo aver conosciuto come essi siano in realtà, abbandona rapidamente molte delle sue prevenzioni” (memorie dal sottosuolo).
Lo stesso precisa che “l’amore del prossimo, l’affabilità, la compassione fraterna per il malato” proprie dei medici, sono a volte più necessarie di tutte le medicine.È proprio in questo livello che si innesta il problema della responsabilità medica.
Nella nuova organizzazione della sanità sempre più spesso si predilige una forma anonima, ove le doti umani e compassionevoli dei medici tendono a svanire, rimanendo quindi la solo struttura.
È un dato di fatto che laddove ancora sussiste un rapporto personale (si pensi al medico di famiglia), pur in presenza di accertati profili di responsabilità, il paziente tende a non procedere.
Così il contenzioso legale in ambito sanitario può essere considerato una conseguenza inevitabile alla scelta di mancata personalizzazione del percorso sanitario.