L’ultimo tweet di Sinéad O’Connor (ieri scomparsa) è stato per il figlio Shane morto a 17 un anno fa. La cantante scriveva: “Da allora vivo come una creatura notturna non morta. (…) Era l’amore della mia vita, la luce della mia anima. Eravamo un’anima in due metà. È stata l’unica persona che mi abbia mai amato incondizionatamente. Sono persa nel limbo senza di lui”.

Il danno biologico, conseguente ad una micropermanente, si quantifica con la tabella ministeriale prevista dall’art. 139 C.d.A.
Il ricorrente adiva la Corte di Cassazione lamentandosi della mancata applicazione, da parte del giudice