A seguito del disservizio occorso in occasione di un viaggio ferroviario effettuato da un treno regionale, il Giudice di Pace di Cassino aveva condanno le Trenitalia al risarcimento a favore di un viaggiatore dei danni patrimoniali (rimborso del biglietto pari ad Euro 5,25) e non patrimoniali subiti (pari ad Euro 400,00 per danno esistenziale).
La Corte di Cassazione con sentenza dd. 9 ottobre 2023, ha confermato la decisione, affermando che la “tutela riparatoria del danno non patrimoniale, estesa a situazioni giuridiche soggettive di rango costituzionale lese senza condotte integranti reato, può nel caso essere avallata proprio perché ciò che sostanzialmente era stato allegato, risponde alla tutela della libertà di autodeterminazione e di movimento che trova riconoscimento nella superiore normativa della Carta costituzionale; naturalmente, lo scrutinio, proprio del giudice di merito in fatto, deve superare non solo l’identificazione della situazione soggettiva lesa, e in specie della correlativa qualità, ma anche della soglia di sufficiente gravità e serietà, individuata in via interpretativa da questa Corte, quale limite imprescindibile della tutela risarcitoria“
Bentornato danno esistenziale…