La Corte di Cassazione (cfr. sentenza dd. 29 novembre 2023 n.33276) ha dato una risposta affermativa al quesito.
Ed invero il pregiudizio non patrimoniale supera quella soglia di sufficiente gravità -individuata in via interpretativa dalla giurisprudenza- posto come requisito necessario per la sua risarcibilità. Si afferma infatti che: “le relazioni familiari godono di tutela costituzionale (artt. 29 e 30 Cost.) e che secondo la sensibilità comune la partecipazione alle esequie del proprio padre defunto costituisce evento necessariamente unico ed irripetibile, tale da scandire il momento del saluto e della consapevolezza della perdita subita, per cui la sussistenza di forzati impedimenti, causati dall’altrui inadempimento, alla partecipazione ad un evento siffatto può ragionevolmente essere collocata nell’ambito della soglia della risarcibilità imposta dal diritto vivente, non potendo essere relegata sic et simpliciter, senza alcun apprezzamento da parte del giudice di merito, nell’ambito del pregiudizio bagattellare“.
Non è poi d’ostacolo la considerazione che la cancellazione di un volo non configuri un reato, dal momento che si tratta della lesione di un diritto della persona tutelato dalla Costituzione. .