La Corte di Cassazione, con la recente sentenza n. 7618 del 21 marzo 2024, richiama la distinzione tra mala gestio propria e mala gestio impropria, la prima collegata a violazione dei principi di buona fede e correttezza che espone la compagnia anche oltre il massimale, e la seconda fondata sul colpevole ritardo verso il danneggiato che comporta il pagamento degli interessi anche oltre il limite del massimale.
In particolare nella richiamata sentenza si ricorda che: “la consolidata giurisprudenza di questa Suprema Corte riconosce ammissibile anche la domanda fondata su mala gestio impropria presentata in modo implicito“.