Art. 2051 c.c.: la condotta del danneggiato ed il caso fortuito

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La Corte di Cassazione continua a fornire precisazioni in ordine alla condotta del danneggiato, ai fini della sua sussunzione nella nozione del caso fortuito. Ed invero, con la sentenza n. 21064 del 27 luglio 2024, preliminarmente ripete che la responsabilità del custode: “può essere esclusa o dalla prova del caso fortuito (che appartiene alla categoria dei fatti giuridici), senza intermediazione di alcun elemento soggettivo, oppure dalla dimostrazione della rilevanza causale, esclusiva o concorrente, alla produzione del danno delle condotte del danneggiato o di un terzo (rientranti nella categoria dei fatti umani), caratterizzate, rispettivamente, la prima dalla colpa ex art. 1227 c.c. (bastando la colpa del leso o, indefettibilmente, la seconda dalle oggettive imprevedibilità e non prevenibilità rispetto all’evento pregiudizievole“.

Tuttavia afferma che: la condotta imperita, imprudente o negligente del danneggiato rileva solo se idonea ad integrare il caso fortuito, cioè se si pone come causa efficiente del danno“. La Corte precisa quindi i seguenti criteri utili a tal fine (cfr. Cass. Civ. 27 marzo 2024 n. 8346).

Occorre quindi valutare: “in che misura il danneggiato avrebbe potuto prevedere ed evitare il danno“; e “se il danneggiato ha rispettato il generale dovere di ragionevole cautela”. Ovviamente tali valutazioni dovranno essere operate esclusivamente ex ante e non ex post. Ed assurge rilievo la presenza o meno di avvisi che richiamano l’utente ad un’attenzione particolare stante la condizione di degrado del manto stradale.

Si precisa poi che va: “esclusa del tutto la responsabilità del custode, se la condotta del danneggiato ha costituito un’evenienza irragionevole o inaccettabile secondo un criterio probabilistico di regolarità causale”. Pare così ritornare alla necessitò del concetto di eccezionalità, pure richiamato dalle Sezioni Unite della Suprema Corte (http://Art. 2051: è evidente il contrasto in seno alla Corte di Cassazione)

Mentre: “va considerata irrilevante, ai fini del giudizio che precede, la circostanza che la condotta della vittima fosse astrattamente prevedibile“.

A fronte di ciò pare essere sempre più complicato l’asserito automatismo tra la mera condotta colposa della vittima (che dunque deve essere qualificata al fine di assurgere a caso fortuito) e l’esonero tout court della responsabilità del custode, convogliando la questione verso il più equo concetto del concorso di colpa

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Avvocato Massimo Palisi - Padova

Nato a Catanzaro in data 24 aprile 1969, consegue la maturità classica (voto 60/60) e la laurea in giurisprudenza presso l’Università di Padova (voto 105/110). Viene eletto per il biennio 1992/94 Segretario Nazionale della Fuci (Federazione Universitaria Cattolici Italiani).

Avvocato dal 1999, Cassazionista dal 2016, svolge la propria attività a livello nazionale, operando nell’ambito del diritto sostanziale e processuale civile, con particolare elezione per le tematiche relative alla responsabilità civile (sia in ambito contrattuale che extracontrattuale), alla tutela della persona e dei consumatori in generale (e sotto il profilo risarcitorio in particolare), al diritto del lavoro, al diritto delle assicurazione. Svolge inoltre assistenza a favore delle vittime nell’ambito delle procedure penali.

Ha deciso di non essere fiduciario di alcuna compagnia di assicurazione e/o banche, per non intaccare la propria opera di tutela nei confronti dei danneggiati e dei consumatori.

Ha collaborato, nel primo decennio del 2000, con Cittadinanzattiva Onlus, risultando membro: a) del gruppo studio “Assicurazioni ” del CNCU, istituito presso il Ministero delle Attività Produttive; b) del collegio del Nord Italia dei conciliatori istituito presso il gruppo Banca Intesa, c) del gruppo di studio istituito presso l’ANIA per l’emanazione del nuovo Codice delle Assicurazioni. Ha svolto corsi seminariali in tema assicurativo a livello nazionale, promossi e patrocinati dal Ministero delle Attività Produttive.

È stato relatore in diversi convegni giuridici di carattere nazionale.

Avvocato Evenlina Piraino - Padova

Nata a Cosenza in data 29 settembre 1981, consegue il diploma di maturità al liceo scientifico (voto 100/100) e si laurea nel 2006, presso l’Università di Cosenza (UNICAL), in giurisprudenza (voto 108/110) discutendo una tesi nell’ambito del diritto del lavoro (“Il nuovo sistema di tutela contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali: Decreto Legislativo n. 38/2000′) e del diritto assicurativo (“Il sistema assicurativo sociale in ambito europeo”).

È avvocato dal 2009; fa parte dello studio dal 2013. Si occupa prevalentemente di diritto civile, sostanziale e processuale, diritto del lavoro, diritto di famiglia, procedure stragiudiziali e di mediazione. Nell’ambito della materia di elezione dello studio legale, si interessa in particolare degli istituti di responsabilità civile speciale, di quello di natura professionale, oltre alla tutela degli animali e dell’ambiente, a vantaggio del quale svolge anche attività di volontariato sociale.

È attiva nell’ambito del diritto di famiglia e della tutela dei minori, nonché della tutela dei diritti della persona in generale, dei consumatori e della proprietà intellettuale.

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