La Corte di Cassazione, con la sentenza del 17 ottobre 2024 n. 26984, torna nuovamente a specificare i termini per la corretta applicazione dell’art. 2054 c.c. e della presunzione di pari responsabilità in essa prevista, confermando che il conducente del veicolo antagonista deve positivamente dimostrare che si sia pienamente uniformato alle norme sulla circolazione stradale. In difetto di tale prova, anche se è stata accertata la colpa a carico dell’altro conducente, deve trovare applicazione l’art. 2054 c.c..
La Corte per dare fondatezza al ricorso formulato nei confronti della sentenza emessa dal Tribunale di Milano, con cui si lamentava l’erronea applicazione della norma, rileva che nella sentenza impugnata ci si limita ad affermare che “nulla è emerso per fondatamente sostenere che il Fo.Ru. non abbia tenuto una regolare condotta di guida, a fronte dell’accertamento del collegamento eziologico esclusivo del sinistro al comportamento dell’appellante“.
E’ evidente, secondo i Giudici di legittimità, che: “non può essere sufficiente la mancanza di elementi dimostrativi della non regolare condotta di guida per sottrarsi alle presunzioni di cui ai primi due commi dell’art. 2054 c.c., ma è necessaria la prova positiva di avere il conducente fatto tutto il possibile per evitare il danno e, dunque, è necessario che sia provata in positivo la regolarità della sua condotta di guida sotto tutti i profili che il contesto del sinistro richiedeva, il che dalle stesse valutazioni fatte sulle risultanze probatorie dal Tribunale, anche se condivise, non emerge affatto, nel senso che esse nulla evidenziano al riguardo. In particolare, era necessaria la prova che, approssimandosi all’incrocio, il Fo.Ru. avesse tenuto una velocità comunque prudenziale e tale da consentire di far fronte anche all’imprudenza di chi doveva dargli la precedenza. La mancata prova della velocità elevata, ritenuta all’esito della testimonianza, non era sufficiente ad evidenziare il superamento della presunzione di corresponsabilità; il Tribunale si è in sostanza accontentato dell’assenza di prova positiva di una possibile irregolare condotta di guida, mentre doveva esigere la prova positiva dell’esistenza di una condotta di guida tale da potersi concludere che il Fo.Ru. avesse fatto tutto il possibile per evitare lo scontro“.