La Corte di Cassazione (sentenza 16 settembre 2025 n. 25272) ribadisce che: “il giudice del merito può porre a fondamento della propria decisione una perizia stragiudiziale, anche se contestata dalla controparte, purché fornisca adeguata motivazione di tale sua valutazione, attesa l’esistenza, nel vigente ordinamento, del principio del libero convincimento del giudice” (Cass. 25593/ 2023; Cass. 26550/ 2011), va ribadito che il vizio di motivazione presuppone una motivazione assente o del tutto apparente, come precisato da Cass. sez. un. 8053/ 2014. Rigetta pertanto il motivo formulato che lamentava la mancata disposizione della consulenza d’ufficio, accertando il danno biologico sulla base della sola consulenza di parte.

Prescrizione in ambito civile e penale: istituti collegati ma distinti
La Corte di Cassazione (sentenza del 22 settembre 2025 n. 25811) ritiene fondato il motivo