La qualificazione del reato ai fini del computo del termine prescrizionale più lungo in ambito civile

La Corte di Cassazione (sentenza del 14 novembre 2025 n. 30110) ribadisce che: “il giudice civile, in relazione al fatto di reato contestato e giudicato in sede penale, deve procedere, ai fini dell’azione risarcitoria proposta davanti ad esso, all’autonoma sebbene incidentale qualificazione dello stesso, necessaria alla ricostruzione del (maggior) termine prescrizionale di cui all’art. 2947, […]
Il Consiglio di Stato impone il principio della buona fede alla compagnia di assicurazione

L’IVASS contestava a Generali Italia s.p.a. la violazione, in ordine ad 89 posizioni, dell’art. 183, comma 1, lettera a), del d.lgs. 7 settembre 2005, n. 209 (in base al quale nell’esecuzione dei contratti le imprese devono comportarsi con diligenza, correttezza e trasparenza nei confronti dei contraenti e degli assicurati). In particolare rilevava che la compagnia aveva erogato […]
Il principio di non contestazione

La Corte di Cassazione, con la sentenza del 19 novembre 2025 n. 30495, riepiloga i contenuti del principio di non contestazione, di cui all’art. 115 c.p.c., rilevando che esso: “ha per oggetto fatti storici sottesi a domande ed eccezioni (Cass. 5/03/2020, n. 6172), le une e le altre da intendersi in senso sostanziale, atteso che […]
Il giudizio sulla responsabilità omissiva dell’avvocato: il processo al processo

Il Tribunale di Tempio Pausania, ritenendolo decaduto dalla prova testimoniale, non avendo provveduto a citare i testi per l’udienza fissata per la loro audizione, aveva rigettato la domanda di condanna risarcitoria, formulata dal ricorrente, ai sensi dell’art. 2051 c.c., nei confronti della Provincia di Olbia Tempio, avente ad oggetto i danni patiti in conseguenza del […]
Il rilievo delle dichiarazioni rese al Pronto Soccorso

La ricorrente si lamenta, avanti la Corte di Cassazione, che il Tribunale avrebbe dato un’errata lettura del materiale probatorio, in quanto non avrebbe rilevato la discrepanza tra la dinamica del sinistro rappresentato in atto di citazione (caduta mentre scendeva dal veicolo sulla quale era trasportata, per la repentina ripartenza del conducente) e quanto precedentemente dichiarato […]
La prova della qualità di erede: la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà

In ordine al risarcimento reclamabile iure successionis (si rammenta però che la lesione del vincolo parentale per il decesso di un proprio caro costituisce una voce di danno iure proprio) si pone il problema di dimostrare la qualità di erede. La Corte di Cassazione, sul punto (sentenza del 15 novembre 2025 n. 30170) rammenta che: […]
Anche la retrocessione, al pari della cessione del credito, deve essere comunicata al debitore

La decisione del Tribunale, impugnata avanti la Corte di Cassazione, aveva statuito che, al pari della cessione, anche il fenomeno della retrocessione e, quindi, l’effetto traslativo in senso inverso, sia soggetto a quanto previsto dall’art. 1264 cod. civ.; norma, quest’ultima, che regola l’efficacia della cessione nei confronti del debitore ceduto, la quale, appunto, prevede che […]
La censura in ordine all’applicazione della tabella a forbice

I ricorrenti impugnano la sentenza di merito perché avrebbe erroneamente liquidato il danno da perdita del congiunto spettante ai fratelli e alla nonna del de cuius non applicando un “… criterio a punti, che avrebbe garantito maggior uniformità di trattamento rispetto a casi analoghi…”. La sentenza sarebbe inoltre carente di motivazione su tale specifico aspetto, […]
Il principio della compensatio lucri cum damni e l’interpretazione del contenuto del contratto assicurativo

Il ricorrente, nel contestare l’applicazione del cd. principio della compensatio lucri cum damno, operata dalla Corte d’Appello in considerazione degli importi da lui incassati in virtù di polizze assicurative private stipulate in suo favore, svolgeva due distinte (benché connesse) censure, una di puro diritto e una che riguarda anche accertamenti di fatto. Sosteneva, in primo […]
La scelta dei coefficienti di capitalizzazione

Il ricorrente sostiene che la sentenza impugnata sarebbe erronea in diritto, nella parte in cui ha confermato il criterio di capitalizzazione della rendita futura, ai fini della liquidazione del danno patrimoniale da perdita della capacità lavorativa specifica, utilizzato dal giudice di primo grado e fondato, tra l’altro, sul rendimento annuo del tasso dei B.T.P. trentennali, […]