Il crinale tra danno morale e il danno psichico
La giurisprudenza della Corte di Cassazione è costante nel precisare che là dove la sofferenza soggettiva, arrecata da un determinato evento della vita, non si limiti al piano di un’abituale, normale o comprensibile, alterazione dell’equilibrio affettivo-emotivo del danneggiato, ma degeneri al punto tale da assumere una configurazione medicalmente accertabile alla stregua di una vera e […]
L’ambito di indagine nel giudizio di responsabilità medica
I ricorrenti censurano la sentenza impugnata per aver basato il giudizio di responsabilità medica, a carico dei convenuti, su un fatto diverso rispetto sia a quello posto a fondamento della condanna del Tribunale, nonostante che le parti danneggiate non avessero dispiegato appello incidentale sul punto, sia a quello dedotto con l’originario atto di citazione (introducendo […]
L’importanza della cartella clinica nel giudizio di responsabilità sanitaria
E’ noto che spetta ai congiunti provare il nesso causale tra il decesso del loro congiunto e l’ipotizzato inadempimento dei sanitari. A questi ultimi incombe invece dimostrare l’esatto adempimento o la causa non imputabile dell’inesatta esecuzione della prestazione. Nella vicenda, oggetto della sentenza dd. 26 aprile 2024 n. 11224, la Corte di Cassazione censura la […]
La perdita di chance corre sul filo telefonico
La Corte di Cassazione -come si evince con l’ultima sentenza dd. 23 aprile 2024 n. 10885– considera il danno per la perdita della possibilità di acquisire nuova clientela, conseguente al mancato o inesatto inserimento nell’elenco telefonico dei dati identificativi del fruitore, come una perdita di chance, atteso che esso non consiste nella perdita di un […]
Il cumulo di rivalutazione ed interessi nelle obbligazioni risarcitorie
Il ritardato adempimento dell’obbligo di risarcimento impone -come confermato dalla recente sentenza dd. 22 aprile 2024 n. 10675 della Corte di Cassazione– il pagamento dell’equivalente monetario del bene perduto, espresso in moneta dell’epoca, cui aggiungersi la maturata rivalutazione ovvero con la liquidazione in moneta attuale. L’ulteriore danno, derivato dalla perduta possibilità di investire la somma […]
La sofferenza per la morte del congiunto
In tema di prova del danno da perdita del rapporto parentale, secondo l’orientamento consolidato della Corte di Cassazione, spetta alla vittima dell’illecito dimostrare i fatti costitutivi della propria pretesa e, dunque, l’esistenza del pregiudizio subito, onere di allegazione che potrà essere soddisfatto anche ricorrendo a presunzioni semplici e massime di comune esperienza. In particolare, poi, […]
“Insidie e trabocchetti” elementi non richiesti dalla previsione dell’art. 2051 cc
Richiamando una precedente pronuncia del 2016, la Corte di Cassazione con la sentenza dd. 24 aprile 2024 n. 11060, afferma che: “il danneggiato che agisca per il risarcimento dei danni subiti in conseguenza di una caduta avvenuta, mentre circolava sulla pubblica via alla guida del proprio ciclomotore” (ma il principio è estensibile ad ogni veicolo […]
Il parametro tabellare per la liquidazione del danno da perdita rapporto parentale
Come oramai ampiamente ripetuto nella recente giurisprudenza, nel risarcimento del danno del vincolo familiare, solo un sistema tabellare, fondato sul punto variabile, costituisce idonea garanzia della funzione per la quale esso è stata concepito, che è quella dell’uniformità e prevedibilità delle decisioni a salvaguardia del principio di eguaglianza. La Corte di Cassazione, nella sentenza 23 […]
La natura non vincolante delle linee guida nell’ambito della responsabilità medica
Le c.d. linee guida, la cui rilevanza nel giudizio di responsabilità sanitaria è stata confermata dalla Legge Gelli, non si pongono però come elemento risolutore di ogni questione. Lo afferma correttamente la Corte di Cassazione, nella recente sentenza n. 10765 del 22 aprile 202. In primo luogo la stessa Corte richiama il consolidato principio secondo […]
La vicenda degli internati militari italiani nella giurisprudenza
Dopo la proclamazione dell’armistizio del 1943, circa 600 mila soldati italiani vennero internati nei campi di prigionia tedeschi, avendo rifiutato di combattere a fianco della Germania nazista. Tra di questi vi era anche Ce.Du. I suoi eredi convenivano nel 2006 la Repubblica Federale di Germania per la condanna al risarcimento dei danni, anche non patrimoniali, […]