Liquidazione equitativa del danno da lucro cessante

La Corte di Cassazione (sentenza del 5 agosto 2025 n. 22584) ritiene corretta la decisione della Corte di d’Appello che ha: “fatto ricorso alla liquidazione equitativa, sul presupposto che una persona con un reddito di Euro 184 mensili fosse sostanzialmente equiparabile ad un disoccupato privo di redditi. Essendo dunque certa l’esistenza del danno (la perdita […]
Il valore della sentenza di patteggiamento nell’ambito civile

La Corte di Cassazione, con la sentenza del 4 agosto 2025 n. 22456, ribadisce che l’accertamento della responsabilità non può ritenersi precluso dalla chiusura del procedimento penale con sentenza di patteggiamento ex art. 444 c.p.p. per mezzo della quale la pronuncia non costituisce un giudicato. Ed invero precisa che: “la sentenza penale di patteggiamento per il giudice […]
Richiesta di informazione ai sensi dell’art. 213 c.p.c.: il giudice non può sanare l’inerzia di una parte

E’ oramai una prassi quella di veder formulate dalle compagnie di assicurazioni richieste di acquisire informazioni ai sensi dell’art. 213 c.p.c. o di chiedere l’esibizione di eventuali documenti ex art. 210 c.p.c.. Ed il più delle volte il giudice aderisce a tali istanze solo per avere un quadro istruttorio più completo. Ma la Corte di […]
La colpa (grave) del medico e quella della struttura

La Corte di Cassazione (sentenza del 4 agosto 2025 n. 22456) rigetta la tesi, avanzata dalla ricorrente azienda sanitaria, per cui non avrebbe potuto essere tenuta al risarcimento in quanto la colpa grave del medico avrebbe interrotto il rapporto di immedesimazione organica. Richiama sul punto la decisione delle SS.UU. nr. 13246/2019 che: “pacificamente ammette la […]
L’operazione dello scomputo dell’indennizzo Inail

Si viola l’art. 1223 c.c. allorquando, nel determinare il credito risarcitorio finale spettante al danneggiato, si sommano dapprima le varie poste di danno e dal totale si detrae indistintamente la somma degli importi erogati alla vittima dall’Inail, senza valutare la natura del danno ristorato. La Corte di Cassazione (sentenza 5 agosto 2025 n. 22584) censura […]
La troppo mutevole natura del concetto di caso fortuito

La Corte di Appello escludeva il caso fortuito, in ordine ad una frana, ritenendo che la ricostruzione dei fatti offerta nel corso del giudizio, le risultanze peritali e tutti i documenti acquisiti e precedentemente riportati escludevano l’imprevedibilità di tale evento, così sanzionando ai sensi dell’art. 2051 c.c. il Comune di Scilla per i danni cagionati […]
La presunzione contenuta nell’art. 2054 c.c.

Con tre recenti decisioni, emesse nel mese di agosto, la Corte di Cassazione ricapitola alcuni principi in ordine all’applicazione della presunzione contenuta nell’art. 2054 c.c. in tema di circolazione stradale.Con la Con la sentenza del 4 agosto 2025 n. 22387 precisa che il carattere sussidiario della norma: “opera non solo quando non sia possibile stabilire […]
La non attualità della tabella applicata si risolve in una non corretta applicazione del criterio equitativo

La Corte di Cassazione (sentenza del 1 agosto 2025 n. 22183) osserva come, secondo il consolidato insegnamento della giurisprudenza di legittimità, in tema di risarcimento del danno non patrimoniale: “quando, all’esito del giudizio di primo grado, l’ammontare del danno alla persona sia stato determinato secondo il sistema tabellare, la sopravvenuta variazione, nelle more del giudizio […]
Le attività sportive pericolose (il golf)

La Corte di Cassazione (sentenza del 3 agosto 2025 n.22352) precisa che: “l’accertamento della pericolosità o meno di una determinata attività, anche sportiva, non deriva dall’essere essa inclusa in elenchi o registri, sebbene dalla connotazione che essa, in considerazione dei mezzi e degli strumenti o delle tecniche adoperate, in concreto assume (Cass. n. 3471 del […]
L’autonomia del danno morale e la presunzione della sua esistenza in presenza della gravità delle lesioni fisiche

La Corte di Cassazione (sentenza del 3 agosto 2025 n.22351) ribadisce la rilevanza autonoma del danno morale, censurando la decisione della Corte del merito che aveva escluso la risarcibilità del danno morale per mancata prova del medesimo, ritenendolo indimostrato. Ed invero afferma che: “la consolidata giurisprudenza di questa Corte, più volte ribadita (Cass., 3, n. […]