La morte di un fratello determina in via presuntiva un danno risarcibile

La Corte di Cassazione è chiamata nuovamente a correggere le originali ed infondate decisioni dei giudici di merito che immotivatamente ed ingiustificatamente tentano di restringere il perimetro dei soggetti legittimati al risarcimento della lesione del vincolo parentale. Questa volta tocca ai fratelli. La Corte di Appello di Venezia aveva rigettato la richiesta dei fratelli del […]
Responsabilità sanitaria: la distinzione tra probabilità del nesso causale e quella del danno

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 25800 del 26 settembre 2024, richiama l’attenzione alla necessaria rigorosa distinzione tra la probabilità del nesso causale e quella del danno. L’occasione è fornita dalla confusione con la quale il giudice di merito ha letto la relazione del proprio CTU. Ed invero precisa che: “se un paziente […]
Le Aziende Sanitarie rispondono della condotta del medico di base

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14846 del 28 maggio 2024, riconferma la responsabilità dell’Azienda Sanitaria per la condotta colposa del medico di base. Richiamato l’art. 25, comma 3, legge n. 833 del 1978 che prevede che “l’assistenza medicogenerica e pediatrica è prestata dal personale dipendente o convenzionato del servizio sanitario nazionale operante nelle […]
L’utilizzabilità della consulenza del CTPM nel giudizio civile

Il Tribunale di Rovigo, con la sentenza n. 682 del 23 settembre 2024 (dott. Abiuso), ha confermato l’utilizzabilità nel giudizio civile della consulenza tecnica del Pubblico Ministero. La compagnia di assicurazione aveva contestato tale utilizzo, ritenendola non opponibilità, stante la mancata partecipazione alla fase di indagine. Il Giudice rileva infatti che: “plurima giurisprudenza di merito […]
La responsabilità medica: la causa ignota

Nel giudizio portato all’attenzione della Corte di Cassazione, in ordine ad una sentenza emessa dalla Corte di Appello di Bologna che aveva negato l’esistenza di un nesso di causa tra la condotta dei sanitari ed il decesso del paziente, i ricorrenti osservano come il CTU aveva invece chiaramente rinvenuto la causa della morte nell’erroneo intervento […]
Responsabilità medica: il ragionamento controfattuale

La sentenza n. 25825 del 27 settembre 2024 della Corte di Cassazione si apprezza per la precisazione operata in ordine al corretto giudizio controfattuale che il giudice di merito deve operare in ambito di responsabilità medica. La vicenda riguarda un paziente che subiva danni neurologici per un intervento chirurgico che era stato correttamente operato ma […]
La responsabilità dell’avvocato: distinzione tra l’interesse primario e l’interesse strumentale del cliente

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 25023 del 17 settembre 2024 ,ribadisce, con ampia ed approfondita argomentazione, il consolidato suo orientamento, secondo il quale “la responsabilità dell’avvocato non può affermarsi per il solo fatto del suo non corretto adempimento dell’attività professionale, occorrendo verificare se l’evento produttivo del pregiudizio lamentato dal cliente sia riconducibile […]
Responsabilità del custode: inadeguatezza del guardrail

Nel percorrere la tangenziale di Catania, con direzione Siracusa, il conducente di un veicolo, con una passeggera a bordo, collideva contro il guardrail sormontante l’aiuola spartitraffico; a seguito di tale collisione, perdeva il controllo dell’auto, impattando con il guardrail di destra, che, deformandosi, non impediva all’auto lo scavalcamento della barriera; l’auto precipitava nella scarpata, atterrando […]
Lo statuto del consenso informato

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 25126 del 18 settembre 2024, ripercorre i contenuti dello “statuto del consenso informato“, come delineato dalla propria giurisprudenza, affermando che “il consenso del paziente, oltre che informato, dev’essere consapevole, completo (deve riguardare cioè tutti i rischi prevedibili, compresi quelli statisticamente meno probabili, con esclusione solo di quelli […]
Indennizzo per ingiusta detenzione

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 24007 del 6 settembre 2024, offre un’esauriente sintesi dell’istituto dell’indennizzo per ingiusta detenzione. In particolare rammenta che: “la valutazione dell’indennizzo per ingiusta detenzione è sottoposta alla verifica del giudice penale (da ultimo, in proposito v. Cass. pen. n. 25359 del 2023). L’indennizzo per ingiusta detenzione, disciplinato dagli artt. 314 e 315 […]