Stato di ebbrezza del conducente: il passeggero ne risponde?
Veniva posta alla valutazione della Corte di Cassazione il problema di stabilire se sia compatibile col diritto comunitario l’art. 1227, comma primo, c.c., se interpretato nel senso di escludere o ridurre il diritto al risarcimento del danno di persona trasportata su un veicolo a motore condotto da persona in stato di ebbrezza. La Corte, con […]
Responsabilità medica: la corretta perimetrazione della domanda
La vicenda, esaminata dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 24656 del 13 settembre 2024, trae origine dalla richiesta risarcitoria avanzata nei confronti di una struttura sanitaria toscana per un intervento chirurgico di protesi totale all’anca destra. Il Tribunale di Grosseto condannava l’azienda sulla base dei risultati della disposta CTU, che però aveva escluso […]
Art. 149 C.d.A.: litisconsorzio necessario del responsabile civile
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 23809 del 4 settembre 2024, reitera il proprio insegnamento , ai sensi del quale: “in materia di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile per la circolazione dei veicoli, nella procedura di risarcimento diretto di cui all’art. 149 del D.Lgs. n. 209 del 2005, promossa dal danneggiato nei confronti […]
Responsabilità dell’avvocato: oneri probatori
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 24007 del 6 settembre 2024, torna ad occuparsi di responsabilità professionale dell’avvocato, precisando che: “qualora essa si sia tradotta nella impossibilità per il cliente di intraprendere l’iniziativa giudiziaria concordata (per omessa proposizione di una impugnazione nei termini, oppure, come nella specie, per omesso rilascio della firma del […]
La modifica della dinamica, in sede di CTU, non impedisce l’accoglimento della domanda risarcitoria
La vicenda riguarda la dinamica di un incidente stradale e la ricostruzione fornita inizialmente dal danneggiato, al fine del risarcimento dei danni subiti. Il Tribunale di Bergamo rigettava la domanda, ritenendo che la dinamica del sinistro, ricostruita dal C.T.U. non potesse considerarsi coincidente con quella descritta dall’attore e rilevando l’inammissibilità della modificazione dei fatti costitutivi […]
Trasfusione sangue infetto: indennizzo e risarcimento
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 23664 del 3 settembre 2024, in tema di trasfusioni di sangue infetto, conferma il principio (https://studiolegalepalisi.com/2024/02/27/non-cumulabilita-tra-lindennizzo-ex-lege-n-210-92-e-risarcimento/) per il quale: “l‘importo riconosciuto a titolo di indennizzo ex lege n. 210 del 1992 va decurtato dalle somme riconosciute a titolo di risarcimento del danno, purché sia determinato o determinabile […]
La morte di un congiunto e la normale sofferenza dei sopravvissuti
Nell’ambito di una causa di responsabilità civile (ex art. 2051 c.c.), l’Ente condannato al risarcimento del danno per lesione del vincolo parentale, impugnava la sentenza della Corte di Appello di Trento lamentando una presunta violazione dell’art. 2697 c.c., in ordine all’onere probatorio, per avere accordato agli attori (genitori, moglie, figli e sorella della vittima) il […]
La richiesta di chiamata a chiarimenti e di sostituzione del CTU
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 23699 del 4 settembre 2024, richiamando il proprio consolidato insegnamento, afferma che: “rientra nel potere discrezionale del giudice di merito accogliere o rigettare l’istanza di riconvocazione del consulente d’ufficio per chiarimenti, per un supplemento di consulenza, o financo per la sostituzione dell’ausiliario, senza che l’eventuale provvedimento negativo […]
Aggravamento del danno e prescrizione
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 23664 del 3 settembre 2024, rileva come costituisca: “consolidato principio posto dalla giurisprudenza di questa Corte, in materia di prescrizione, a partire da Cass. Sez. Un., 580/2008, quello secondo cui occorre distinguere a seconda che si tratti di fatto illecito, che, dopo un primo evento lesivo, determina ulteriori […]
Come valutare il concorso di colpa della vittima
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 23804 del 4 settembre 2024, precisa che: “il concorso di colpa della vittima nella causazione del danno da essa sofferto va determinato né “a senso”, né “a sensazione”, ma va valutato in base ai criteri stabiliti dall’art. 1227, comma primo, c.c., e cioè diminuendo il risarcimento “secondo […]