Il confine del mio mai
Sulla modificazione dell’agenda esistenziale. La declinazione fantastica del MAI e del LIMITE “Mai. Una parola tremenda. La più tremenda di tutte le parole usate dagli uomini. La si può paragonare solo alla parola ‘morte’. La morte è un grande ‘mai’. Un ‘mai’ eterno che spazza via ogni speranza e possibilità. Non ci sono più “forse”, […]
Siamo uomini o ratti?
Nella prefazione al libro L’uomo che scambio sua moglie per un cappello il neurologo, Oliver Saks condensa la sua vocazione (che lo portò alla fama mondiale): “le anamnesi accennano al soggetto con formule sbrigative che potrebbero riferirsi ad un essere umano come a un ratto. Per riportare il soggetto che soffre, si avvilisce, lotta, al […]
Il confine del mai
Si fa presto a dire danno esistenziale, modificazione radicale dell’agenda esistenziale. Si fa presto a rinchiudere tutto ciò nell’aumento standardizzato previsto nelle tabelle di risarcimento. Lasciamo quindi la parola ad un malato di paralisi cerebrale. “Mai. Una parola tremenda. La più tremenda di tutte le parole usate dagli uomini. La si può paragonare solo alla […]
Omologazione e personalizzazione
E’ indubbio che, per garantire l’uguaglianza, nel risarcimento si tenda all’omologazione dei danni (la tecnica della tabellazione ne costituisce una prova innegabile). Ciò è corretto a patto che comunque si preservi anche il principio dell’equità, ossia la capacità di scandagliare seriamente gli aspetti peculiari di ogni vicenda e di ogni danneggiato (c.d. personalizzazione). Perché non […]
Si può anche morire di dolore
“La campana ha suonato tutto il giorno,là dove i cani hanno abbaiato, ho pianto lacrimefino all’osso, lacrime d’osso sul selciato.Incollato sull’asfalto della strada,ma è stato così lontano,dalla dolcezza cui tutti hanno diritto.Io con un fascio di giornali in mano.E con un fascio di giornali in mano pensavo,si può anche morire di dolore“ (Francesco de Gregori, […]
L’apparente mostruosità delle tabelle risarcitorie
Nell’ultimo libro di Emmanuel Carrère (V13), relativo al resoconto del processo svoltosi contro i responsabili della strage del Bataclan a Parigi, lo scrittore annota, parlando delle parte civili, che “il danno da loro subito è evidente. E’ possibile calcolarlo, secondo una tabella all’apparenza mostruosa, ma che esiste, alla quale si può fare riferimento: il lutto […]
La persistenza del dolore
“Il dolore non si esaurisce, a finire è la disperazione” si legge nell’incalzante romanzo di Leonardo Luccone “Il figlio delle sorelle”. Amiamo l’arte, proprio perché, con il cortocircuito dell’intuizione poetica, riesce, molto più di molte sentenze ed approfondimenti giuridici, a rappresentare l’esistenza, con cui il diritto è chiamato a confrontarsi. Quest’affermazione dovrebbe essere mandata a […]
La medicina narrativa
Si parla spesso, ed in maniera errata, di medicina difensiva come conseguenza insostenibile (ovviamente solo da un punto di vista economico) della responsabilità medica. Io proporrei la medicina…
Più delle medicine, i medici
Dostoevskij afferma che “il popolo semplice è diffidente e ostile più verso l’amministrazione sanitaria che verso i medici. Dopo aver conosciuto come essi siano in realtà, abbandona rapidamente molte delle sue…
La solitudine del lutto
“La perdita di una persona cara è un’esperienza molto privata, un mondo di vuoto tenace, che continua restare vuoto anche in mezzo ad una folla. Non riuscivo a capire come fosse possibile che altri potessero…