Con la sentenza n. 21415 del 30 luglio 2024, la Corte di Cassazione ritorna sulla differenza tra la condotta che ha determinato la morte (anche semplicemente solo anticipandola) e quella che ha determinato la perdita di semplice chanches di sopravvivenza. In particolare per quanto riguarda i danni risarcibili, in giurisprudenza...
Il danno da lesione del vincolo parentale
Con la sentenza n. 17785 del 27 giugno 2024, la Corte di Cassazione ribadisce il proprio insegnamento in ordine al danno per la lesione del vincolo parentale affermando che: "in caso di fatto illecito plurioffensivo, ciascuno dei danneggiati è titolare di un autonomo diritto all'integrale risarcimento del pregiudizio subito, comprensivo,...
Il tabù del danno tanatologico
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 16348 del 12 giugno 2024, riafferma l'irrisarcibilità del danno tantologico, richiamando la pronuncia delle Sezioni Unite n. n. 15350/15, nella quale si definiva la vita "bene autonomo fruibile solo in natura dal titolare". Il rigetto del ricorso è stato consequenziale, ritenendosi che...
I danni conseguenti alla perdita anticipata della vita e distinzione con la mera perdita di chance
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 12279 del 6 maggio 2024, ritorna a ribadire la distinzione ontologica tra la perdita anticipata della vita e la mera perdita di chance. Ed invero precisa che: "il danno da perdita anticipata della vita va distinto da quello da perdita di "chance"...
La natura del danno biologico e sua quantificazione in caso di morte causata dalla lesione
Con la recente sentenza n. 7077 del 15 marzo 2024 la Corte di Cassazione conferma la natura del danno biologico come danno-conseguenza (nota infatti l'idiosincrasia della giurisprudenza nel riconoscere un danno in re ipsa) ed impone la parametrazione dello stesso alla vita probabile (e non a quella effettiva) del danneggiato...