La Corte di Cassazione, con la sentenza del 9 luglio 2024 n. 18808, contraddicendo altro recente pronunciamento della medesima sezione (https://studiolegalepalisi.com/2024/07/15/caso-fortuito-art-2051-c-c-la-disattenzione-del-pedone-deve-essere-abnorme/), afferma che deve "deve ritenersi definitivamente superato quell'indirizzo - al quale la ricorrente si richiama (e che, per vero, aveva rappresentato una "deviazione" rispetto alle decisioni nn. 2477 -...
L’ipotesi di responsabilità ex art. 2051 c.c.: l’onere probatorio del danneggiato
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 18518 dell'8 luglio 2024, conferma che, in materia di responsabilità ex art. 2051 c.c., il soggetto danneggiato deve provare esclusivamente la derivazione del danno dalla cosa e la custodia della stessa da parte del preteso responsabile, non pure la propria assenza di...
Responsabilità ex art. 2051 c.c.: la natura pericolosa della cosa
E' noto che la responsabilità di cui all'art. 2051 c.c. ha natura oggettiva e non presunta, essendo sufficiente, per la sua configurazione, la dimostrazione da parte dell'attore del nesso di causalità tra la cosa in custodia ed il danno, mentre sul custode grava l'onere della prova liberatoria del caso fortuito,...
Art. 2051 c.c.: la responsabilità per cosa oggetto di appalto
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 12456 del 7 maggio 2024, afferma che: "qualora i terzi subiscano danni da una cosa di proprietà in possesso (o nella custodia) di un determinato soggetto, interessata da un contratto di appalto di lavori, il danneggiato, al fine di conseguire il risarcimento...
“Insidie e trabocchetti” elementi non richiesti dalla previsione dell’art. 2051 cc
Richiamando una precedente pronuncia del 2016, la Corte di Cassazione con la sentenza dd. 24 aprile 2024 n. 11060, afferma che: "il danneggiato che agisca per il risarcimento dei danni subiti in conseguenza di una caduta avvenuta, mentre circolava sulla pubblica via alla guida del proprio ciclomotore" (ma il principio...
L’obbligo di una motivazione coerente alla base di una sentenza
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 8699 del 2 aprile 2024, specifica che la motivazione di ogni sentenza deve articolarsi in una sequenza di passaggi logici che possono così schematicamente scomporsi: a) ricognizione dei fatti rilevanti in ordine alla questione in diritto controversa, che vengono in tal modo...
Responsabilità del custode: l’impostazione illusionistica della Corte di Cassazione
Sulla previsione dell'art. 2051 c.c., in tema di responsabilità del custode, si assiste nell'ultimo tempo ad un assestamento della posizione di chiusura della Corte di Cassazione, la quale, come anche nell'ultima sentenza n. 7505 del 20 marzo 2024, ribadisce la natura oggettiva della stessa (in quanto fondata unicamente sulla dimostrazione...