L’incompletezza della cartella sanitaria e la prova presunta del nesso di causa

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 12633 del 8 maggio 2024, ribadisce che "in tema di responsabilità professionale sanitaria, l'eventuale incompletezza della cartella clinica è circostanza di fatto che il giudice può utilizzare per ritenere dimostrata l'esistenza di un valido nesso causale tra l'operato del medico e il...

E’ la struttura sanitaria a dover dimostrare l’attuazione delle procedure idonee a garantire l’asetticità del luogo ospedaliero

La domanda di risarcimento del danno, per infezione nosocomiale, era stata rigetta in sede di merito, ritenendo condivisibile la consulenza tecnica, disposta d'ufficio, che non aveva individuato alcuna condotta colposa dei medici intervenuti in ordine all'atto chirurgico, risultando così irrilevante risalire al motivo primo dell'eziologia settica, posto che, per un...

La responsabilità della struttura sanitaria ex art. 1228 c.c.

La struttura sanitaria, chiamata a rispondere dell'operato dei propri medici, spesso eccepisce che in realtà alcun inadempimento sia alla stessa imputabile direttamente ed esclusivamente sotto il profilo strutturale e/o organizzativo. Si tratta di rilievo del tutto pretestuoso. Ed invero -come confermato dalla recente sentenza dd. 22 aprile 2024 n. 10787...

L’ambito di indagine nel giudizio di responsabilità medica

I ricorrenti censurano la sentenza impugnata per aver basato il giudizio di responsabilità medica, a carico dei convenuti, su un fatto diverso rispetto sia a quello posto a fondamento della condanna del Tribunale, nonostante che le parti danneggiate non avessero dispiegato appello incidentale sul punto, sia a quello dedotto con...

L’importanza della cartella clinica nel giudizio di responsabilità sanitaria

E' noto che spetta ai congiunti provare il nesso causale tra il decesso del loro congiunto e l'ipotizzato inadempimento dei sanitari. A questi ultimi incombe invece dimostrare l'esatto adempimento o la causa non imputabile dell'inesatta esecuzione della prestazione. Nella vicenda, oggetto della sentenza dd. 26 aprile 2024 n. 11224, la...

La natura non vincolante delle linee guida nell’ambito della responsabilità medica

Le c.d. linee guida, la cui rilevanza nel giudizio di responsabilità sanitaria è stata confermata dalla Legge Gelli, non si pongono però come elemento risolutore di ogni questione. Lo afferma correttamente la Corte di Cassazione, nella recente sentenza n. 10765 del 22 aprile 202. In primo luogo la stessa Corte...

Pretendiamo rispetto per una sentenza

La vicenda è semplice: un grave danneggiato attende pazientemente (molto pazientemente) per quasi 9 anni la sentenza (di primo grado) del Tribunale di Cagliari per una responsabilità sanitaria in ordine alla gestione del parto. Dopo l'esito positivo della CTU, in ambito dell'ATP, stante il rifiuto dell'ATS di adempiere volontariamente, è...

Concorrenza tra fatto illecito e fatto naturale

Avanti la Corte di Cassazione, la compagnia assicurativa della struttura sanitaria si lamentava che la Corte di Appello, nella liquidazione del danno, non avrebbe tenuto conto dello stato pregresso della danneggiata, ovvero denunciava l'omessa valutazione, sul piano della causalità giuridica della malattia congenita della minore e la sua incidenza sulle...

Quando il risarcimento diventa solo un gioco triste

 Denunciamo ad una struttura sanitaria un grave danno per responsabilità sanitaria. La struttura rigetta la denuncia perché non si considera responsabile. Avviamo l’ATP nei confronti della struttura. La struttura chiama in causa altri medici ed altre strutture, affermando che sono loro i veri responsabili. I tempi si allungano.  La CTU...

Il mancato esame di un fatto da parte del CTU e del Giudice.

La vicenda trae origine dalla nascita di un bambino, affetto dalla sindrome di Apert, che presentava una serie di malformazioni morfologiche, in particolare del cranio. La madre, durante la gravidanza, si era sottoposta ad una serie ripetuta di ecografie che non avevano destato alcuna preoccupazione nei ginecologici, che seguivano la...

Avvocato Massimo Palisi - Padova

Nato a Catanzaro in data 24 aprile 1969, consegue la maturità classica (voto 60/60) e la laurea in giurisprudenza presso l’Università di Padova (voto 105/110). Viene eletto per il biennio 1992/94 Segretario Nazionale della Fuci (Federazione Universitaria Cattolici Italiani).

Avvocato dal 1999, Cassazionista dal 2016, svolge la propria attività a livello nazionale, operando nell’ambito del diritto sostanziale e processuale civile, con particolare elezione per le tematiche relative alla responsabilità civile (sia in ambito contrattuale che extracontrattuale), alla tutela della persona e dei consumatori in generale (e sotto il profilo risarcitorio in particolare), al diritto del lavoro, al diritto delle assicurazione. Svolge inoltre assistenza a favore delle vittime nell’ambito delle procedure penali.

Ha deciso di non essere fiduciario di alcuna compagnia di assicurazione e/o banche, per non intaccare la propria opera di tutela nei confronti dei danneggiati e dei consumatori.

Ha collaborato, nel primo decennio del 2000, con Cittadinanzattiva Onlus, risultando membro: a) del gruppo studio “Assicurazioni ” del CNCU, istituito presso il Ministero delle Attività Produttive; b) del collegio del Nord Italia dei conciliatori istituito presso il gruppo Banca Intesa, c) del gruppo di studio istituito presso l’ANIA per l’emanazione del nuovo Codice delle Assicurazioni. Ha svolto corsi seminariali in tema assicurativo a livello nazionale, promossi e patrocinati dal Ministero delle Attività Produttive.

È stato relatore in diversi convegni giuridici di carattere nazionale.

Avvocato Evenlina Piraino - Padova

Nata a Cosenza in data 29 settembre 1981, consegue il diploma di maturità al liceo scientifico (voto 100/100) e si laurea nel 2006, presso l’Università di Cosenza (UNICAL), in giurisprudenza (voto 108/110) discutendo una tesi nell’ambito del diritto del lavoro (“Il nuovo sistema di tutela contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali: Decreto Legislativo n. 38/2000′) e del diritto assicurativo (“Il sistema assicurativo sociale in ambito europeo”).

È avvocato dal 2009; fa parte dello studio dal 2013. Si occupa prevalentemente di diritto civile, sostanziale e processuale, diritto del lavoro, diritto di famiglia, procedure stragiudiziali e di mediazione. Nell’ambito della materia di elezione dello studio legale, si interessa in particolare degli istituti di responsabilità civile speciale, di quello di natura professionale, oltre alla tutela degli animali e dell’ambiente, a vantaggio del quale svolge anche attività di volontariato sociale.

È attiva nell’ambito del diritto di famiglia e della tutela dei minori, nonché della tutela dei diritti della persona in generale, dei consumatori e della proprietà intellettuale.

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