Il valore privilegiato delle annotazioni (non delle mancate annotazioni) in cartella clinica

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 16737 del 17 giugno 2024, affronta nuovamente il tema del valore della cartella clinica, in particolare in ordine alla sua natura di certificazione amministrativa ed alla necessità di impugnarne il contenuto tramite querela di falso. La Corte rileva di aver più volte...

Il giudice non è rigidamente vincolato alle iniziali prospettazioni dell’attore in tema di responsabilità medica

La Corte d'Appello di Firenze accoglieva il gravame proposto dall'Azienda Ospedaliero-Universitaria Senese avverso la sentenza del Tribunale di Siena n. 540/21, che l'aveva condannata al risarcimento dei danni subiti da congiunti del paziente morto per shock settico. La Corte territoriale osservava che, mentre gli attori avevano allegato, quale condotta inadempiente...

Complicanza, nesso di causa, perdita di chance

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 17507 del 25 giugno 2024, ribadisce alcuni "classici" principi in ordine alla responsabilità sanitaria. In primo luogo conferma (https://studiolegalepalisi.com/2024/05/16/linsignificanza-del-concetto-di-complicanza-nel-giudizio-di-responsabilita-medica/) che: "la nozione medica di "complicanza" è irrilevante ai fini della presunzione di cui all'art. 1218 c.c. (la quale può ritenersi superata solo ove...

L’accertamento giudiziario della causalità materiale in ambito di responsabilità sanitaria

La Corte di Cassazione ribadisce nella sentenza n. 12497 dell'8 maggio 2024 i cardini principali in ordine all'accertamento giudiziario (che non coincide con il concetto di certezza naturalistica dell'accadimento di un fatto) della causalità materiale, affermando che: "i principi causali strutturali adottati dalla giurisprudenza civilistica (a differenza di quella penalistica,...

L’incompletezza della cartella sanitaria e la prova presunta del nesso di causa

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 12633 del 8 maggio 2024, ribadisce che "in tema di responsabilità professionale sanitaria, l'eventuale incompletezza della cartella clinica è circostanza di fatto che il giudice può utilizzare per ritenere dimostrata l'esistenza di un valido nesso causale tra l'operato del medico e il...

E’ la struttura sanitaria a dover dimostrare l’attuazione delle procedure idonee a garantire l’asetticità del luogo ospedaliero

La domanda di risarcimento del danno, per infezione nosocomiale, era stata rigetta in sede di merito, ritenendo condivisibile la consulenza tecnica, disposta d'ufficio, che non aveva individuato alcuna condotta colposa dei medici intervenuti in ordine all'atto chirurgico, risultando così irrilevante risalire al motivo primo dell'eziologia settica, posto che, per un...

La responsabilità della struttura sanitaria ex art. 1228 c.c.

La struttura sanitaria, chiamata a rispondere dell'operato dei propri medici, spesso eccepisce che in realtà alcun inadempimento sia alla stessa imputabile direttamente ed esclusivamente sotto il profilo strutturale e/o organizzativo. Si tratta di rilievo del tutto pretestuoso. Ed invero -come confermato dalla recente sentenza dd. 22 aprile 2024 n. 10787...

L’ambito di indagine nel giudizio di responsabilità medica

I ricorrenti censurano la sentenza impugnata per aver basato il giudizio di responsabilità medica, a carico dei convenuti, su un fatto diverso rispetto sia a quello posto a fondamento della condanna del Tribunale, nonostante che le parti danneggiate non avessero dispiegato appello incidentale sul punto, sia a quello dedotto con...

L’importanza della cartella clinica nel giudizio di responsabilità sanitaria

E' noto che spetta ai congiunti provare il nesso causale tra il decesso del loro congiunto e l'ipotizzato inadempimento dei sanitari. A questi ultimi incombe invece dimostrare l'esatto adempimento o la causa non imputabile dell'inesatta esecuzione della prestazione. Nella vicenda, oggetto della sentenza dd. 26 aprile 2024 n. 11224, la...

La natura non vincolante delle linee guida nell’ambito della responsabilità medica

Le c.d. linee guida, la cui rilevanza nel giudizio di responsabilità sanitaria è stata confermata dalla Legge Gelli, non si pongono però come elemento risolutore di ogni questione. Lo afferma correttamente la Corte di Cassazione, nella recente sentenza n. 10765 del 22 aprile 202. In primo luogo la stessa Corte...

Avvocato Massimo Palisi - Padova

Nato a Catanzaro in data 24 aprile 1969, consegue la maturità classica (voto 60/60) e la laurea in giurisprudenza presso l’Università di Padova (voto 105/110). Viene eletto per il biennio 1992/94 Segretario Nazionale della Fuci (Federazione Universitaria Cattolici Italiani).

Avvocato dal 1999, Cassazionista dal 2016, svolge la propria attività a livello nazionale, operando nell’ambito del diritto sostanziale e processuale civile, con particolare elezione per le tematiche relative alla responsabilità civile (sia in ambito contrattuale che extracontrattuale), alla tutela della persona e dei consumatori in generale (e sotto il profilo risarcitorio in particolare), al diritto del lavoro, al diritto delle assicurazione. Svolge inoltre assistenza a favore delle vittime nell’ambito delle procedure penali.

Ha deciso di non essere fiduciario di alcuna compagnia di assicurazione e/o banche, per non intaccare la propria opera di tutela nei confronti dei danneggiati e dei consumatori.

Ha collaborato, nel primo decennio del 2000, con Cittadinanzattiva Onlus, risultando membro: a) del gruppo studio “Assicurazioni ” del CNCU, istituito presso il Ministero delle Attività Produttive; b) del collegio del Nord Italia dei conciliatori istituito presso il gruppo Banca Intesa, c) del gruppo di studio istituito presso l’ANIA per l’emanazione del nuovo Codice delle Assicurazioni. Ha svolto corsi seminariali in tema assicurativo a livello nazionale, promossi e patrocinati dal Ministero delle Attività Produttive.

È stato relatore in diversi convegni giuridici di carattere nazionale.

Avvocato Evenlina Piraino - Padova

Nata a Cosenza in data 29 settembre 1981, consegue il diploma di maturità al liceo scientifico (voto 100/100) e si laurea nel 2006, presso l’Università di Cosenza (UNICAL), in giurisprudenza (voto 108/110) discutendo una tesi nell’ambito del diritto del lavoro (“Il nuovo sistema di tutela contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali: Decreto Legislativo n. 38/2000′) e del diritto assicurativo (“Il sistema assicurativo sociale in ambito europeo”).

È avvocato dal 2009; fa parte dello studio dal 2013. Si occupa prevalentemente di diritto civile, sostanziale e processuale, diritto del lavoro, diritto di famiglia, procedure stragiudiziali e di mediazione. Nell’ambito della materia di elezione dello studio legale, si interessa in particolare degli istituti di responsabilità civile speciale, di quello di natura professionale, oltre alla tutela degli animali e dell’ambiente, a vantaggio del quale svolge anche attività di volontariato sociale.

È attiva nell’ambito del diritto di famiglia e della tutela dei minori, nonché della tutela dei diritti della persona in generale, dei consumatori e della proprietà intellettuale.

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