Un coppia di turisti inglesi investe in auto, lungo il deserto marocchino, un ragazzino che vende fossili sul ciglio della strada. Grazie alla complicità di una stanca e corrotta polizia locale il caso viene archiviato in una notte come morte accidentale. Tutto sembra finito finché il giorno dopo, davanti alla villa dove si trovano per una festa gli inglesi, non si presenta il padre del ragazzo per reclamarne il corpo e pretendere che il responsabile lo accompagni nel villaggio per la sepoltura del ragazzo.
Un viaggio nel deserto anche della responsabilità umana e delle conseguenze irreparabili della propria condotta. Una progressiva presa di coscienza della colpa.
Nella mia lunga esperienza di avvocato non uno dei responsabili ha mai accettato di recarsi (seppur metaforicamente) a seppellire la propria vittima. Tutti hanno trovato più comodo appiattirsi dietro gli interessi economici della propria compagnia, trasformando la propria colpa in una semplice transazione operata da altri