A differenza della tabella del Tribunale di Milano (relativa alle lesioni superiori al 9%), i cui valori a punto, già inglobano i differenti aspetti del danno non patrimoniale (biologico, morale ed esistenziale), la tabella c.d. ministeriale, applicabile nell’ipotesi di micropermenente, indica solo la componente meramente biologica. A fronte di ciò I, Giudice ordinariamente deve incrementare tali valori tabellari per il risarcimento dell’aspetto morale (sofferenza morale) o di quello esistenziale (sofferenza fisica/psichica).
Di ciò se ne ha recente conferma in una sentenza del Tribunale di Bergamo, che, decidendo un procedimento da noi promosso, ha riconosciuto, come pretium doloris patito dalla ricorrente (inteso quale autonoma voce di danno non patrimoniale, attinente non già le conseguenze incidenti sul piano dinamico-relazionale, bensì quelle subite dal danneggiato nella sua sfera morale), una somma, ulteriore al valore corrisposto per il mero danno biologico. Tenuto conto della entità delle lesioni subite e del non elevato grado di afflittività delle medesime tale somma è stata pari ad 1/6 del danno biologico permanente accertato.