La vicenda giudiziale, patrocinato dallo studio, ha come oggetto un incidente stradale, verificatosi nel territorio di Elmas. La vittima, perdeva il controllo della propria auto, impattando contro la cuspide del guardrail posto al margine. Il manufatto, contrariamente a quanto prevede la normativa del settore, aveva caratteristiche errate (come accertato dal consulente tecnico del Giudice), costituendo un corpo indeformabile con effetti dirompenti sul veicolo e sul su occupante.
Il Tribunale ha precisato che: “per le strade aperte al traffico, l’ente proprietario risponde ex art. 2051 c.c, quando il fatto dannoso si è verificato a causa di una anomalia della strada stessa, ed a maggior ragione per un’anomalia relativa agli strumenti di protezione istallati“.
Come ripetutamente la giurisprudenza ha rilevato che: “nel caso particolare di danno alla persona in seguito all’urto del guard rail con l’abitacolo del veicolo, occorre considerare oltre alla conformità del manufatto in custodia dell’ente pubblico alle leggi e ai regolamenti ad esso applicabili (criterio formale) la concreta attitudine del manufatto a svolgere la propria funzione di protezione degli utenti della strada (criterio sostanziale), appurando se al contrario, nel caso concreto, tale manufatto costituisca invece unpericolo per l’incolumità pubblica“.
Così “se la funzione del guardrail è ontologicamente quella di evitare che qualsiasi condotta di guida non regolare possa portare l’autovettura a pericolose uscite fuori dalla sede stradale, allora rispetto a tale funzione non può essere considerata condotta abnorme (al fine di escludere la responsabilità dell’ente custode) quella del conducente che impatta violentemente contro il guardrail, il quale è funzionalmente posto ad attutire le conseguenze degli impatti violenti”
I danni della vittima sono stati gravissimi (tetraparesi) con perdita della propria autonomia e della capacità lavorativa specifica.
Il Tribunale di Cagliari ha quantificato l’intero danno in un importo vicino ai 6 milioni di Euro, uno dei risarcimenti maggiori riconosciuti a livello nazionale. Prevedendo comunque un concorso di colpa della stessa vittima, ha attribuito all’attore (ed ai suoi familiari) l’importo pari a circa Euro 3.000.000,00.