La Corte di Appello di Cagliari con la sentenza del 2 luglio 2025 n. 259 (in una causa patrocinata dallo scrivente studio) ha affermato che: “in tema di responsabilità civile da circolazione, il costo sopportato dal danneggiato per l’attività stragiudiziale svolta in suo favore da un legale (o da una società di consulenza, cfr. Cass., ord. 26 maggio 2021, n. 14444), diretta sia a prevenire il processo sia ad assicurarne un esito favorevole, ancorché detta attività possa essere svolta personalmente, si deve considerare un danno emergente, che, se allegato e provato, deve essere risarcito ai sensi dell’articolo 1223 c.c. (Cass., 7 settembre 2022, n. 26368). Tanto considerato, deve ritenersi che il primo giudice abbia correttamente riconosciute dovute le spese invocate dagli attori. Vittoria Assicurazioni, infatti, si è limitata a liquidare ai danneggiati complessivi euro 100.000,00 con la speranza di tacitazione di ogni pretesa e non ha dimostrato di avere prestato assistenza agli attori nella gestione del sinistro, come, invece, sarebbe stato suo onere. Non rileva la circostanza che questi ultimi non abbiano provato di avere già sostenuto l’esborso relativo, in quanto è certamente pacifica l’attività stragiudiziale svolta dalla società incaricata della gestione del sinistro (cfr. il carteggio prodotto dagli attori e le fatture commerciali) e la sussistenza di un debito in capo agli attori per l’attività svolta da quest’ultima integra certamente un danno suscettibile di risarcimento“.

Incidente stradale: cosa non può valutare la Corte di Cassazione
La Corte di Cassazione (cfr. sentenza del 26 giugno 2025 n. 17211) rammenta che, in