La medicina difensiva: le parole sbagliate.
Aveva proprio ragione Nanni Moretti -nel film Palombella Rossa- a domandarsi inorridito sul modo di parlare oggi e sottolineare l’importanza delle parole. E se ne ha una prova tangibile con il nuovo concetto della c.d. medicina difensiva, oramai un lemma divenuto tanto di moda. Ma cosa si intende realmente con tale termine? Secondo la Risoluzione […]
Il giudice di appello ricopia la sentenza di primo grado: decisione da annullare
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 8370 del 28 marzo 2024, accoglie il motivo del ricorrente, rilevando che la motivazione della sentenza del giudice di appello era la pressocché testuale riproduzione – al netto di qualche minima, inessenziale, variazione (soprattutto di ordine lessicale) – di quella resa dal primo giudice, denunciando la sottrazione della […]
La redenzione dell’aldiquà…
Si dice che decisivo nel cristianesimo è il fatto che sia stata annunciata la speranza della risurrezione, e che dunque così è nata un’autentica religione della redenzione. Il baricentro cade allora in ciò che è al di là rispetto al limite della morte. E proprio qui io vedo l’errore il pericolo. Redenzione significa allora redenzione […]
La mala gestio propria e quella impropria
La Corte di Cassazione, con la recente sentenza n. 7618 del 21 marzo 2024, richiama la distinzione tra mala gestio propria e mala gestio impropria, la prima collegata a violazione dei principi di buona fede e correttezza che espone la compagnia anche oltre il massimale, e la seconda fondata sul colpevole ritardo verso il danneggiato […]
La distribuzione dell’onere della prova in ordine alla responsabilità dell’istituto scolastico
Nel caso di danno arrecato dall’allievo a sé stesso, la responsabilità dell’istituto scolastico e dell’insegnante appare riconducibile, non già nell’ambito della responsabilità extracontrattuale, con conseguente onere per il danneggiato di fornire la prova di tutti gli elementi costitutivi del fatto illecito di cui all’art. 2043 c.c., bensì nell’ambito della responsabilità contrattuale, con conseguente applicazione del […]
Quando il risarcimento diventa solo un gioco triste
Denunciamo ad una struttura sanitaria un grave danno per responsabilità sanitaria. La struttura rigetta la denuncia perché non si considera responsabile. Avviamo l’ATP nei confronti della struttura. La struttura chiama in causa altri medici ed altre strutture, affermando che sono loro i veri responsabili. I tempi si allungano. La CTU scagiona i terzi chiamati e […]
Il mancato esame di un fatto da parte del CTU e del Giudice.
La vicenda trae origine dalla nascita di un bambino, affetto dalla sindrome di Apert, che presentava una serie di malformazioni morfologiche, in particolare del cranio. La madre, durante la gravidanza, si era sottoposta ad una serie ripetuta di ecografie che non avevano destato alcuna preoccupazione nei ginecologici, che seguivano la signora, che invece era stata […]
Le dichiarazioni precontrattuali nel contratto assicurativo
L’art. 1892 c.c. (in tema di dichiarazioni inesatte o reticenti nell’ambito del contratto assicurativo) tutela l’esatta rappresentazione del rischio da parte dell’assicuratore al momento della manifestazione del consenso, affinché quest’ultimo possa decidere se assumerlo o meno e, in caso positivo, possa stabilire l’esatto ammontare del premio. Pertanto, nel contratto assicurativo, le dichiarazioni precontrattuali vengono ad […]
Non volersi curare: effetto e non causa della depressione
La vicenda, esaminata dalla Corte di Cassazione (cfr. sentenza n. 7640 del 21 marzo 2024), riguarda un’ipotesi di demansionamento che aveva causato nella lavoratrice un Disturbo dell’adattamento con Ansia ed Umore depresso misti, Cronicizzato, di gravità clinica moderata, etiologicamente promosso da una situazione occupazionale con stress lavorativo, con danno biologico valutato nella misura del 10% di I.P.. […]
Responsabilità del custode: l’impostazione illusionistica della Corte di Cassazione
Sulla previsione dell’art. 2051 c.c., in tema di responsabilità del custode, si assiste nell’ultimo tempo ad un assestamento della posizione di chiusura della Corte di Cassazione, la quale, come anche nell’ultima sentenza n. 7505 del 20 marzo 2024, ribadisce la natura oggettiva della stessa (in quanto fondata unicamente sulla dimostrazione del nesso causale tra la […]