“Nessun dolore legato a un lutto si può spegnere, tantomeno quello legato alla morte di un figlio. Io non voglio che si spenga mai. Il dolore è la dimensione umana del ricordo di un caro defunto, è ciò che ci manifesta un legame che non si rompe nonostante la morte. Si può declinare come nostalgia, come rispetto, come gratitudine. Ma è il permanere di una presenza. Posso gridare al mondo, senza alcuna remora, che lo avrei voluto qui, ma questa è disperazione. E la disperazione paralizza. Invece il ricordo, seppure doloroso, coltivato nel cuore, porta a non dimenticare il senso di ciò che è stato, nel tentativo di dargli una forma, di trasformare un ricordo in una memoria“
Michela Sala, Il custode