Sforzarsi ad ingoiare ogni giorno
Han Kang, Premio Nobel 2024, decrive con il suo stile preciso, delicato, quasi a voler glissare ogni forzatura ad effetto, e per questo scarnificato fino all’essenziale, il dramma della morte di un giovane figlio. Creando qualcosa di sconvolgente ed insopportabile, proprio come il dolore, vissuto ogni giorno. “Ti ho seppellito con le mie stesse mani. […]
L’irreparabile …
Nel suo ultimo libro (in realtà il primo tradotto solo ora in Italia solo ora), Emmanuel Carrère, in un suggestivo percorso ucronico (ossia quello di immaginare la storia come avrebbe potuto essere) utilizza un esempio fulminante per rappresentare l’irreparabile (ossia lo snodo principale degli avvenimenti) da modificare solo fantasticamente per un nuovo andamento, come sarebbe […]
Un anno nuovo …
Il Capodanno è una convenzione. Nei ricordi di ogni uomo, gli avvenimenti vengono distribuiti infatti non con riferimento a schemi prestabiliti (come per esempio gli anni) ma ad eventi concreti che hanno modificato il corso dell’esistenza. Così un fatto è “collocato” prima o dopo la nascita di un figlio. Prima del matrimonio o convivenza o […]
Elettra e Crisotemi: la diversità del dolore …
Nella tragedia Elettra di Sofocle, è evidente il tentativo del Coro di banalizzare la singolare esperienza del dolore della figlia per la morte del padre Agamenonne: “Non a te sola fra i mortali, figlia mia, si è rilevato il dolore: ma in esso tu eccedi tra quanti nella casa ti stanno accanto e a cui […]
La morte di un figlio
L’ultimo tweet di Sinéad O’Connor (ieri scomparsa) è stato per il figlio Shane morto a 17 un anno fa. La cantante scriveva: “Da allora vivo come una creatura notturna non morta. (…) Era l’amore della mia vita, la luce della mia anima. Eravamo un’anima in due metà. È stata l’unica persona che mi abbia mai amato incondizionatamente. Sono […]
La morte della figlia (quando Freud fu costretto a correggere Freud)
Con l’espressione “elaborazione del lutto”, Freud, affermava la necessità della persona in lutto di investire la sua libido (il suo desiderio) in un nuovo oggetto, sostituto del vecchio. L’elaborazione del lutto consisterebbe dunque in un’opera di sostituzione (principio di intercambiabilità cardine di una nascente società dei consumi). Ecco la logica crudele cui dovrebbero sottoporsi i […]
Il sacrificio (non l’elaborazione) del lutto
Come acutamente ha rilevato lo psicanalista Jean Allouch (Erotique du deuil au temps de la morte sèche), il lutto non comporta una semplice elaborazione ma un vero sacrificio. Presuppone un doloroso abbandono, una mutilazione (in)volontaria con la quale il vivo deve accettare che il morto si porti una parte di lui nella tomba. E’ un’anticipazione […]
La natura permanente del dolore
C.S. Lewis, l’immaginifico inventore del mondo di Narnia, scrive un libretto denso e duro sulla morte della moglie (l’inizio di quell’amore tardivo è magistralmente tratteggiato nello stupendo film di Richard Attenborough Un viaggio in Inghilterra). Il libro andrebbe imparato a memoria da tutti quei liquidatori e/o colleghi, che ho incontrato nella mia vita professionale, che […]
La morte di un figlio
Nella lingua italiana non esiste un termine per indicare un genitore che perde un figlio (come per esempio orfano per i figli). Il motivo è semplice: l’innaturalità dell’evento, il sovvertimento dell’ordine logico oltre che biologico. Quasi che anche le parole si ritraggono da quest’orrore. E rimane solo il silenzio. Eppure i poeti cercano di trovare […]
Il lutto non si consuma (Roland Barthes)
Il grande semiologo Roland Barthes, autore dell’indimenticabile Frammenti di un discorso amoroso, scrive il diario di un lutto (“Dove lei non è, Einaudi”), quello causato dalla morte dell’amatissima madre. Annota ordinariamente, nelle prime pagine, la definizione che il dizionario Larousse dà appunto del lutto (“diciotto mesi per il lutto di un padre, di una madre“) […]